Frammento di Labirinto

disegno 1954 - 1954

pennello e china su carta

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ china
  • ATTRIBUZIONI Accardi, Carla (n. 1924)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il percorso artistico di Carla Accardi è contrassegnato da una rigorosa coerenza espressiva, ma allo stesso tempo da una brulicante ricerca verso nuovi linguaggi. Nella sua sterminata opera l'artista è riuscita in numerose varianti a fissare una costante trasformazione della forma, mediante segni grafici non concepiti come qualcosa di fisso, ma come una connessione di curve in rapporto tra di loro. Lontana da ipotesi di astrazione geometrica la produzione degli anni Cinquanta è influenzata dalle numerose innovazioni artistiche provenienti dall'America che si inseriscono all'interno di una cultura figurativa già avviata in Italia dalle opere di Giuseppe Capogrossi. L'artista siciliana infatti tra il 1953 e il 1954 si accosta ad una pittura "segnica" realizzando una serie di opere caratterizzate dalla disposizione di elementi neri su fogli bianchi e viceversa (C. Celant, Carla Accardi, Ranica 1999, pp. XV-XXIII, pp. 246-271). A questo genere appartengono il "Frammento di labirinto" (Inv. 603) e "Senza titolo" (Inv. 604), due fogli donati dall'artista alle Civiche Raccolte milanesi nel 1985 insieme a un nucleo di lavori realizzati in anni successivi. Le opere firmate e datate al 1954 si contraddistinguono per elementi coloristici neutri che, insieme all'ondulazione semantica dei segni, acquistano un valore simbolico grazie a un registro cromatico ridotto all'essenziale. Sembra, infatti, che la composizione bidimensionale lasci posto a elementi che invadono lo spazio e fluttuano mediante un pullulante ritmo di segni. Questi a loro volta si modificano continuamente attraverso scatti di curve, punte e ampiezze. La pittrice in queste opere abbandona ogni variazione di realtà e di storia per lasciare spazio a una serie di spessi segni neri su fondo bianco, da intendere come "catene decisionali, strumenti di trasporto nello spazio e nel tempo" (Ivi).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160666
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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