Vecchi coniugi
disegno,
ca. 1911 - ca. 1911
Viani, Lorenzo (1882-1936)
1882-1936
pastelli colorati su cartone
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
cartone/ pastelli
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ATTRIBUZIONI
Viani, Lorenzo (1882-1936)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Galleria d'Arte Moderna, Milano
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra il 1909 e il 1911 numerosi sono i viaggi compiuti da Lorenzo Viani nella capitale francese, in un periodo cruciale per la cultura artistica contemporanea e lo sviluppo dell'intellighenzia europea di inizio secolo. Nel dicembre del 1911 l'artista, tornato nuovamente a Parigi, è ospite, all'interno di un ambiente frequentato da esponenti dell'anarchia e dell'umanitarismo internazionale, dal filosofo e anarchico greco Georges Brissimizakis presso l'Hôtel du Panthéon. Nel clima di fervente protesta antimilitarista contro la guerra in Libia, realizza dieci cartoni a carboncino intitolati "Alla gloria della guerra", nei quali mette in luce gli effetti della lotta armata ed esprime un sentimento di angoscia esistenziale, di miseria e dolore (cfr. M. De Micheli, Un viatico per Lorenzo Viani, in Lorenzo Viani, catalogo della mostra a cura di M. De Micheli, P. Pacini, Milano 1986, pp. 15-29, 55 n. 16. VI). Il disegno a pastello del Castello Sforzesco costituisce uno studio per uno dei cartoni sopra citati: "L'inutile attesa". Entrambe le opere sono caratterizzate dalla presenza di due coniugi ritratti con sguardi impietriti e misurata gestualità. Nel foglio in esame è ancora assente, nella parte bassa, il cadavere di un soldato ai piedi delle due figure che compare invece nell'opera finita. Rispetto a quest'ultima, inoltre vi è una minore ampiezza dello scorcio di campagna alle spalle dei due contadini, la quale "non ha ancora trovato la tensione drammatica e fratta della versione finale ove i due nuclei figurativi sono cementati in un'unica emozione visiva" (Dallaj 1991). Viani si esprime qui attraverso un'arte dal contenuto sociale, raffigurando la disperazione crescente di due genitori che attendono inutilmente il ritorno del proprio figlio. Come ricordato da Arnalda Dallaj il titolo del bozzetto diviene "Vecchi Coniugi" in occasione dell'esposizione monografica dell'artista nel 1915, al fine di creare un'uniformità tematica tra questa e le altre opere in mostra.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160596
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0