Cena in Emmaus

disegno, ca. 1932 - ca. 1932

penna a inchiostri e acquarellature di inchiostro su carta

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro/ acquarellature di inchiostro
  • ATTRIBUZIONI Tomea, Fiorenzo (1910-1960)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fiorenzo Tomea fin dai primi anni della sua attività si confronta con l'arte sacra. Nella sua pittura, infatti, sviluppa un linguaggio ricco di spiritualità basato su una religiosità semplice, schietta e popolare, fatta di valori autentici. Il foglio raffigurante la "Cena in Emmaus" fu donato nel 1970 da Alfonso Orombelli, insieme ad altre due opere dell'artista: "Nudo femminile di schiena" (inv. Agg. 378) e "Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso terrestre" (inv. Agg. 431). L'opera, pur risentendo dell'influenza di Garbari, si riallaccia a una ricerca figurativa tipica della sua produzione negli anni Trenta (Dallaj 1991). Riprendendo la tipica iconografia della Cena in Emmaus tratta dai vangeli, l'artista disegna tre figure al di là di un tavolo, attraverso un fittissimo tratteggio di linee. In esso barlumi di luce emergono a fatica dalle tenebre e illuminano sommariamente le tre figure e gli oggetti posti sulla tavola. In quest'opera Tomea, spinto da un cupo sentimento religioso, reagisce alla retorica e al monumentalismo novecentista e si orienta dal punto di vista formale, verso una pittura semplice ed essenziale (Bernabei 1993, p. 186).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160592
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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