Sentiero nel bosco. canale nel bosco al tramonto
dipinto,
post 1884 - ante 1902
Grubicy De Dragon Vittore (1851/ 1920)
1851/ 1920
Dipinto a olio di piccole dimensioni di Vittore Grubicy de Dragon, raffigurante un fiume al centro di un paesaggio boschivo in inverno al tramonto.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Grubicy De Dragon Vittore (1851/ 1920)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Collezione Rossi
- LOCALIZZAZIONE Monastero Olivetano di S. Vittore al Corpo (ex) - complesso
- INDIRIZZO Via S. Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte del lascito della collezione di Guido Rossi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1958. Come indicato dall'iscrizione applicata sul retro, il dipinto fu iniziato da Grubicy nel 1884 in Olanda. Una prima impressione colta e tracciata velocemente su un taccuino (collezione privata) fu seguita da un disegno a carboncino e inchiostro più dettagliato (Milano, Civico Gabinetto dei Disegni) e quindi da un acquerello del 1884 (ubicazione sconosciuta) molto vicino alla redazione finale ad olio (cfr. S. Rebora 1995, nn. 49, 50, 51). L'inizio della realizzazione di questa viene riferita da Sergio Rebora al 1885, indicando quindi la data 1884 riportata da Grubicy come l'inizio degli studi su questo soggetto (ibidem, p. 184 n. 307), iniziati durante il soggiorno olandese, dove entrò in contatto con la scuola dell'Aja, e in particolare con Anton Mauve, che contribuirà a far conoscere in Italia. Come sua consuetudine Grubicy riprenderà più volte il dipinto negli anni successivi, rielaborandolo e aggiungendo di volta in volta strati di colore e di vernice fino al 1902, ottenendo così il caratteristico effetto atmosferico e vibrante delle sue tele, inviandolo l'anno dopo alla Biennale di Venezia. Come sottolineato da Sergio Rebora, il dipinto ha un ruolo centrale nella produzione di Grubicy: vi sono riassunte le influenze della scuola dell'Aja, ma vi si trovano già annunciati gli elementi che il pittore svilupperà più organicamente negli anni del soggiorno a Miazzina, dal 1892 al 1898. A conferma dell'affezione per questo soggetto, Grubicy ne eseguirà una variante all'acquaforte nel 1893 (ibidem, n. 494). Il dipinto è stato rintelato, probabilmente da Grubicy stesso, ma ha mantenuto il telaio originale, su cui è applicata la striscia di carta con iscrizione; le cadute di colore hanno fatto emergere la preparazione azzurrina sottostante.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302133299
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0