La dogana. paesaggio con architetture
dipinto
post 1942 - ante 1942
Lucchini Giuseppe Fierino (1907/2001)
1907-2001
Dipinto ad olio su cartone
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
cartone/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Lucchini Giuseppe Fierino (1907/2001)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Torre Civica di Medole. Civica Raccolta d'Arte Moderna di Medole
- LOCALIZZAZIONE Torre
- INDIRIZZO Piazza Castello, Medole (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima formazione di Giuseppe Lucchini avviene a Monza presso l'Istituto Superiore d'Arte. Qui, tra il 1922 e il 1927, è allievo di Pio Semeghini, Arturo Martini, Marino Marini e Raffaele De Grada, nonchè compagno dei mantovani Oreste Marini, Ezio Mutti, Pio Ermanno Pittigliani e Umberto Bellintani (più precisamente originari di Carstiglione delle Stiviere i primi due e di San Benedetto Po Pittigliani e Bellintani). Nel 1927 si iscrive all'Accademia Cignaroli di Verona e stringe amicizia con Fiorenzo Tomea, Giulio Perina, Sandro Bini. Nel 1930 si trasferisce a Milano, dove condivide lo studio con Pittigliani. Rientra in terra mantovana nel 1934, stabilendosi a Goito, e si dedica al paesaggio collinare attivando un'importante condivisione con Facciotto, Perina, Pittigliani, Bergonzoni e Faccioli. "Il suo chiarismo è più succoso e ricco d'impasto rispetto alla liquida scorrevolezza della materia facciottiana e rispecchia la terrestre qualità della più tipica pittura mantovana" [Margonari R., "Giuseppe Lucchini" in "Il Chiarismo lombardo" mostra a cura di Margonari R., Modesti R., Milano Palazzo Bagatti Valsecchi, Mantova Casa del Mantegna, 1986, p.154]. "Per tre anni, fino al '42, quando l'artista viene richiamato alle armi, è un dipingere, ma anche un disegnare accelerato, che dà vita a un ciclo tematicamente compatto (il secondo verrà nell'immediato dopoguerra), così folto di opere da rendere impervio ogni commento analitico. (...) Dell'andar lento del Mincio Lucchini afferra anche lo spirito pacato e rasserenante, più strettamente virgiliano, anzi la duplice modalità del silenzio e della promessa di vita" [Bartoli F., "Campi di grano, acque e fantasie moderne Giuseppe Lucchini" in "Francesco Bartoli. Scritti d'arte 1967-1997. Un viaggio lungo trent'anni" a cura di Banali E., Mantova, 2009, p. 906].\n"La Dogana a Goito, cittadina mantovana sul Mincio che fu luogo familiare del pittore, ove visse per moltissimi anni. Opera del 1942 che, come altre di quegli anni, "canta" con delicata tavolozza, appassionata poesia e larghe, decise, seppur morbide pennellate l'antica bellezza delle terre bagnate dal Mincio, prossime a Mantova, virgiliane" [Magnani G., "Giuseppe Lucchini (1907-2001) Cantore del paesaggio virgiliano", in "Ratio. Periodico di cultura e aggiornamento fiscale e amministrativo", Castel Goffredo 2007].
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302129739
- ENTE SCHEDATORE R03/ Civica Raccolta d'Arte Moderna di Medole
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0