Profeta con libro aperto tra le mani

scultura, post 1390 - ante 1410

Uomo barbuto e velato, il capo è leggermente reclinato verso sx. La barba presenta una lavorazione esercitata tramite piccole scalpellature che attribuiscono un senso di non finito. Tra le mani sostiene un libro aperto, la veste lunga fino ai piedi li copre completamente. sul retro: nella parte centrale, dal capo alla base, non vi è soluzione formale, ma la superficie quasi piatta, presenta i segni della punta usata per la sbozzatura

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Franco Renano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Veneranda Fabbrica del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale - complesso
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di difficile attribuzione ad un preciso maestro a causa della scarsità di documentazione è riferibile, come già asserito con prudenza dalla Bossaglia alla scuola francese, presente in cantiere tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, per la dolcezza dei lineamenti, e dei panneggi che appaiono morbidi nelle forme ma radi e quasi stilizzati. Tale modellazione insieme alla particolare resa della barba che conferisce un senso di non finito, conferisce alla statua un senso di stilizzazione estremamente moderno. Non sono state trovate fino ad ora sculture, risalenti allo stesso periodo che presentino questa particolare lavorazione. Tolta dai capitelli dei piloni per la mostra del 1958 a Palazzo Reale, in questa occasione il Russoli nei cataloghi attribuisce questa serie di statuette all'ambito di Jacopino da Tradate. E' assai plausibile che ci fosse una contaminazione di stilemi di diverse nazionalità dovuta alla promiscuità lavorativa nella quale si trovavano i primi maestri del grande cantiere, e Jacopino tra l'altro fu marcatamente filo francese nell'assorbimento delle caratteristiche straniere. Questa statuetta è da inserire nel gruppo che la Bossaglia Maestro delle statuette H, che risulta evidentemente della stessa mano. Queste famiglia di statuette le inserisce inoltre in un gruppo che definisce omogeneo e che comprende anche le statuette cin. 63-64-65-67-68 e 69-70. Appartengono alla stessa mano quelle denominate del maestro delle statuette G. Mentre le altre, tranne la cin. 69-70 (vedi schede), sono accomunate alla cin 63-64 da gli stessi modelli di bottega e dalla medesima particolare lavorazione. Proveniente dal pilone 88.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302035454
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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