Madonna con bambino

statua 1392 - 1392
Da Venezia, Bernardo (attribuito)
notizie sec. XIV fine-sec. XV inizio

L'opera si presenta come una scultura lignea a tutto tondo policroma, ricavata da un blocco di legno pieno e intagliata anche sul retro. Il gruppo scultoreo è attraversato verticalmente da due fessurazioni, la prima visibile al centro del lato frontale, la seconda sul lato sx. La Vergine, dalle forme piene e ben proporzionate, è qui rappresentata seduta frontalmente su un trono a sedile piuttosto consunto, di cui si conservano porzioni della seduta e della gamba. La Madonna ha il capo inclinato in maniera quasi impercettibile verso sx. Il volto, dai lineamenti dolci e tondeggianti, è incorniciato da un lembo del manto che lascia intravedere alcune ciocche di capelli al di sotto della stoffa ad asimmetriche d ondulate piegoline. Indossa una veste rossa con lo scollo arrotondato, sottolineato da una bordura e un manto blu con l'interno verde, come si evince dalle pieghe che ricadono morbide sul corpo della vergine e che si concludono nei raffinati lembi rialzati dell'orlo. La Madonna regge in grembo un Bambino, che nudo e sgambettante s'aggrappa al lembo del manto della Madre in corrispondenza del petto, mentre con la manina sx reggeva un cartiglio spiegato, del quale attualmente se ne conserva solo il frammento superiore arrotolato. Il corpo di Gesù bambino, dal volume

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Da Venezia, Bernardo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Veneranda Fabbrica del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale - complesso
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La questione sulla paternità dell'opera è stata a lungo oggetto di discussione da parte degli studiosi. Nel tentativo di definire con precisione la personalità responsabile di questo prezioso gruppo scultoreo, sono stati di volta in volta chiamati in causa le opere di vari artisti, da Bernardo da Venezia ad altri scultori appartenenti all'ambito lombardo. Infatti la totale mancanza di opere scultoree riferibili con certezza al maestro veneto e quindi la mancanza assoluta di dati stilistici non ha consentito finora di andare oltre l'ipotesi di una sua più che probabile attribuzione. La Madonna del Museo è comunque riconducibile alla fine del Trecento o al primo Quattrocento. A sostegno di questa tesi valga il confronto con alcune delle opere realizzate dal figlio Nicolò, formatosi nel cantiere ad inizio secolo, dove sono visibili i caratteri tipici della scultura veneta che si manifestano nella la fissità dell'espressione della madre, nel gioco dei panneggi ricercati ed eleganti e nella resa grossolana delle mani secondo il gusto del tempo. La dipendenza da alcuni esempi scultorei, disponibili a Venezia, pare inequivocabilmente dimostrata anche dall'accostamento del volto della Vergine con quello della Madonna col bambino fra i Santi Barbara Antonio Abate, Nicola e Giovanni evangelista di Giacomo Moranzone. Il confronto tra i due volti rivela un analoga semplicità nella costruzione strutturale e una notevole somiglianza di tratti: il naso sottile e ben modellato, le labbra sottili, appena accennate. Molto simile è pure il profilo disegnato dal manto che incornicia il volto della Madonna. L'opera riconducibile ad ambito veneziano, ha subito in passato notevoli rimaneggiamenti, che in parte ne pregiudicano in parte la lettura.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302035393
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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