Prospetto della chiesa dei Carmelitani Scalzi a Varsavia
disegno,
1650 - 1656
Gisleni, Giovanni Battista (1600-1672)
1600-1672
disegno in scala eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro e con acquerello grigio/azzurro, nella proiezione planimetria della facciata, campiture di acquerello giallo sono utlizzate nello spessore delle murature, mentre per le semicolonne e le lesene è stato utlizzato acquerello grigio/azzurro; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura/ acquerello
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ATTRIBUZIONI
Gisleni, Giovanni Battista (1600-1672)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Facciata di Chiesa". Il disegno si riferisce alla chiesa dei Carmelitani Scalzi di Varsavia, progettata da Giovanni Battista Gisleni (tradizionalmente attribuita a Costante Tencalla e realizzata secondo un altro progetto), in un periodo imprecisato compreso tra i sui due viaggi romani del 1650 e 1656 data l'inedita articolazione della pianta e della facciata, basata sulla conoscenza diretta della contemporanea produzione romana (Bevilacqua 2001, p. 622). L'attribuzione al Gisleni, fatta da Mossakowski (1997) si basa sulla comparazione della facciata inv. 1,54 con quella raffigurata nel frontespizio della raccolta di disegni predisposta dallo stesso Gisleni intitolata "Vari disegni d'architettura inventati e delineati da Gio. Battista Gisleni romano architetto delle MM.ta e Ser.mo Principe di Polonia e Svetia", conservata al Sir John Soane's Museum di Londra. Alla chiesa dei Carmelitani vanno riferiti anche i disegni in Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 1,43 e 1,65. La facciata propone un impianto tipicamente romano a due ordini sovrapposti collegati con volute. L'ordine inferiore prevedeva un avancorpo centrale caratterizzato da semicolonne ioniche binate plasticamente sporgenti ai lati del basso portale centrale, sormontato da edicole e cartelle di gusto ancora manierista (Bevilacqua 2001, p. 622).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025870
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0