Pianta della chiesa dei S. Atanasio dei Greci a Roma
disegno,
1581 - 1581
Della Porta, Giacomo (1532-1602)
1532-1602
disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno a penna con tiralinee e compasso; campiture di acquerello grigio/azzurro nello spessore delle murature; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
-
ATTRIBUZIONI
Della Porta, Giacomo (1532-1602)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "D.a della Ch.a de Greci di Giacomo della Porta" (leggi: "Pianta della Ch.a de Greci di Giacomo della Porta"). Nel 1578 la decisione di papa Gregorio XIII di erigere una chiesa per gli alunni del Collegio Greco di Roma, avvia le operazioni di scelta e acquisto del terreno necessario. Il 3 novembre 1580 viene sottoposto al pontefice il disegno della chiesa e il 23 dello stesso mese viene posta la prima pietra. La vicenda progettuale della chiesa di S. Atanasio per un impianto che risultasse allo stesso tempo adatto sia alla pratica del rito greco sia di quello latino, sembra trovare una definizione nel novembre 1581, quando il pontefice diede incarico al cardinale Santoro di fare eseguire un nuovo disegno. Il foglio mostra un organismo spaziale a sviluppo longitudinale, il cui impianto planimetrico è l'esito della combinazione di due nuclei strutturali, che conservano entrambi molto forte la centralità della matrice originaria. Il primo è schematicamente identificabile come una corta navata su cui si aprono due cappelle rettangolari, la cui costruzione era già iniziata quando nel 1581 venne presentato il nuovo progetto. Il secondo nucleo, cioè l'ampliamento, è costituito dalla terminazione absidale della suddetta navata che, insieme al corto transetto, anch'esso absidato, ripropone il tema molto antico, del triconco (Tancredi 1999, p. 154). Nella "Collegii Graecorum Historia", redatta nel 1626 viene assegnata a Giacomo Della Porta la completa paternità del progetto, e ciò viene letto dagli studiosi come ulteriore conferma del fatto che l'architetto sia stato l'autore del progetto definitivo della chiesa, ma anche del fatto che, probabilmente, a lui vadano attribuite la concezione del primo impianto. Secondo lo stesso documento, la costruzione della chiesa sarebbe stata portata a termine da Martino Longhi il Vecchio, presente anche nelle fasi iniziali della vicenda costruttiva, quando esegue la stima del terreno su cui sarebbe sorta la chiesa (Tancredi 1998).
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025823
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0