Prospetto del portale di una sala del palazzo arcivescovile di Firenze

disegno, 1574 - 1582

disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito con inchiostro bruno principalmente con tiralinee, compasso e a mano libera nei pochi elementi ornamentali; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna
  • ATTRIBUZIONI Dosi, Giovanni Antonio Detto Dosio (1533 Ca.-1610 Ca.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La trasformazione del palazzo Arcivescovile di Firenze (collocato nell'attuale piazza S. Giovanni, di fronte a S. Maria del Fiore e al Battistero), si deve al cardinale Alessandro de' Medici, parente prossimo di Cosimo I. Nominato arcivescovo di Firenze nel 1574, fu poi creato cardinale da Gregorio XIII ed infine elevato al soglio pontificio nel 1605 col nome di Leone XI. Alessandro era un collezionista ed aveva allestito in alcune sale del suo palazzo romano una galleria di statue e reperti antichi. Probabilmente i primi contatti con Dosio maturarono all'interno della cerchia dei collezionisti, dove l'architetto era noto per la sua abilità nel reperire antichità e nel disegno di rilievo. La conoscenza con l'arcivescovo fruttò a Dosio l'incarico per il restauro del palazzo dell'arcivescovado, che era andato parzialmente distrutto nell'incendio del 1533. Non sappiamo quando venne redatto il presente disegno, forse poco prima dell'arrivo di Dosio al cantiere del palazzo, la cui presenza è documentata dal 1 giugno 1582 al 10 dicembre 1585 (Barletti 1989, p. 16). Il foglio mostra una delle sei porte che si aprono sulle pareti della Sala Maggiore o Sala del Trono, , attualmente dotate di un frontone triangolare in luogo di quello curvilineo del disegno. Sopra la porta sono collocate delle finte aperture di mezzanini, con riccioli che decorano il centro della cornice inferiore, identiche a quelle raffigurate nel disegno. Il modello delle porte e delle finestre del salone è illustrato da Giorgio Vasari il Giovane nel suo repertorio di porte e finestre del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi n. 4632A (Borsi, Acidini, Lamberini , Morelli, Zangheri 1980, p. 87).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025819
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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