carte da tarocchi di Bembo, Bonifacio; Cicognara, Antonio (sec. XV||sec. XV)

carte da tarocchi, post||ca. 1450||1480 - ante||ca. 1455||1480

Mazzo di tarocchi composto da ventisei carte di cui cinque trionfi e sette carte figurate

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO carte da tarocchi
  • MATERIA E TECNICA cartone/ pittura a tempera
    oro/ punzonatura
  • ATTRIBUZIONI Bembo, Bonifacio; Cicognara, Antonio (1420 Ca.-notizie Fino Al 1477; Notizie 1484-1490)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia Carrara
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Carrara
  • INDIRIZZO Piazza Giacomo Carrara, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mazzo originario presenta l'inserimento dei trionfi rappresentanti Stella, Luna, Mondo (Accademia Carrara), Sole Fortezza, temperanza (The Piermont Morgan Library di New York), eseguiti intorno al 1480 dal pittore cremonese Antonio Cicognara, come integrazione di carte perdute. Il mazzo è attualmente smembrato in tra diverse collezioni: l'Accademia Carrara di Bergamo (26 carte di cui 5 trionfi e 7 carte figurate), la Pierpont Morgan Library di New York (35 carte di cui 15 trionfi e 8 carte figurate) e una collezione privata di Bergamo (13 carte numerali). Alla completezza del mazzo originario mancano solo il Diavolo, la Torre, il tre di spade e il cavallo di denari. Attraverso due precedenti lasciti testamentari (prima del canonico conte Ambiveri e poi della famiglia Donati) le carte pervennero al conte Alessandro Colleoni. Questi patteggio con il conte Francesco Baglioni ventisei carte del mazzo da lui posseduto, in cambio di alcuni dipinti. Quando il conte Baglioni morì, nel 1900, le ventisei carte di sua proprietà furono lasciate insieme al resto della sua collezione all'Accademia Carrara. Sulle carte si ripete spesso il motivo del sole raggiante. Compaiono poi molte altre imprese adottate sia dai Visconti che dagli Sforza, come la colomba, la corona con l'alloro e la palma, e l'impresa, adottata esclusivamente da Francesco Sforza, dei tre anelli incrociati. Fu Roberto Longhi ad attribuire il mazzo a Bonifacio Bembo con largo seguito della critica. Nel 1981 l'Algeri torna a riconoscervi la mano di Francesco Zavattari. Più recentemente l'attribuzione alla bottega di Bonifacio Bembo è stata confortata dal ritrovamento di alcuni documenti attraverso i quali è possibile attribuire con certezza opere molto prossime ai tarocchi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302024560
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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