Madonna con Bambino in trono
scomparto di polittico,
ca. 1475 - ca. 1480
Tura Cosme' (1430/ 1495)
1430/ 1495
sacro
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scomparto di polittico
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MATERIA E TECNICA
oro
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Tura Cosme' (1430/ 1495)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia Carrara. Fondo Lochis
- LOCALIZZAZIONE Accademia Carrara
- INDIRIZZO Piazza Giacomo Carrara, Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è stata spesso considerata dalla critica come proveniente da un polittico smembrato, che è stato identificato con quello documentato in antico all'altare della sagrestia della chiesa parrocchiale di Argenta in provincia di Ferrara (Salmi, 1957; Molajoli, 1974) o con quello menzionato nella chiesa ferrarese di San Luca in Borgo (Ricci, 1905; Venturi, 1914; Longhi, 1934). Quello ad Argenta è citato da Cesare Cittadella nel 1782-1783 ("Nella terra d'Argenta una Tavola con ornamenti, e Santi in piedi attorno all'immagine di Maria Santissima situata su l'Altare della Sagristia di S. Giacomo Chiesa Parricchiale"), mentre quello di San Luca in Borgo da Girolamo Baruffaldi sia nel 1836 ("... più tavolette formate a piramidi con sopra effigiati vari Santi, ed una fra le altre di maggior grandezza, rappresentante l'immagine di Maria Vergine, a fondi d'oro") che nel 1844 ("Nello stesso modo -Cosimo Tura- fece eziandio il quadro per l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di S. Luca in Borgo [...] Era pur questo in vari compartimenti diviso con le immagini di alcuni Santi, in oggi tagliate fuori e compartite in varii quadretti per la chiesa distribuiti"). Nelle diverse ipotesi il dipinto della Carrara è stato associato variamente alle seguenti tavole: "San Ludovico da Tolosa" (New York, Metropolitan Museum, num. inv. 30.95.259); "San Nicola di Bari" (Nantes, Musee Municipal des Beaux- Arts, num. inv. 177); "Cristo morto e due angeli" (Wien, Kunsthistorisches Museum, num. inv. 1867); "Sant'Antonio da Padova" (Paris, Musee du Louvre) ; "San Giacomo" (Caen, Musee des Beaux- Arts) e "San Domenico" (Firenze, Galleria degli Uffizi, num. inv. P1743). Tuttavia sembrerebbe, a una più recente analisi (Molteni, 1999, p. 166; Valagussa in [Grandi pittori del Rinascimento dell'Accademia Carrara di Bergamo], 2014 ), che non vi siano ragioni particolari per credere che la "Madonna" della Carrara appartenga necessariamente a un polittico a o a un'ancona. La datazione oscilla attualmente dall'inizio dell'ottavo decennio in rapporto alla "Madonna" dell'Accademia di Venezia (Molteni) a un periodo più tardo, verso il 1480, in considerazione delle affinità con il ricostruito trittico di San Giacomo (Valagussa). La cornice in listello ligneo con cassonetto a vetro è novecentesca.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302024551
- ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia Carrara
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2004||2010||2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0