I TRASPARENTI. TRASPARENTE 69

dipinto con vetro, post 1974 - ante 1974

Formella quadrata di piccole dimensioni su cartoncino, con composizione a tecnica mista, protetta anteriormente da un vetro antico soffiato, di recupero. La composizione consiste nella sovrapposizione di più cartoncini e di più stesure di biacca e di tempera, al fine di creare un pesante effetto materico a monocromo. In alto a destra un clipeo raggiato, in silicone leggermente rilevato e sovrapposta una pellicola di plastica trasparente rettangolare. In basso a destra frammento di stucco da vetro e a sinistra una rottura dell'angolo, sin dall'origine dell'utilizzo. I bordi del vetro sono scuriti, a fingere una sorta di cornice. Al verso un rettangolo di plexiglass color ambra che serve per distanziare e far aderire la composizione alla teca ed esternamente 3 piccoli cubi in plexiglass, di cui quello centrale dotato di gancio.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto con vetro
  • MATERIA E TECNICA pellicola di plastica
    resina di silicone
    stucco da vetro
    biacca
    cartoncino
    matita
    plexiglass
    tecnica mista
    tempera
    vetro
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • ATTRIBUZIONI Ruggeri Costantino (1925/ 2007)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Fondazione Frate Sole
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Broletto
  • INDIRIZZO Piazza della Vittoria 14-15, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sergio Dangelo così si esprime a proposito de 'I Trasparenti: "Sopra questo uomo dallo sguardo che sa cogliere, quadrati già dipinti dalla luce, colorati da ragni pazienti, bruniti dal vento lombardo, incrinati dal tempo e non da incuria, legati da legature e stucchi, segni di memoria in vetri accesi, polvere aerea in profumo di brace. Sono i vetri di finestre a piombo che fino all'ottocento qui [a Pavia] si usavano per case chiese e stalle a difesa di intemperie o di luci accese...Con minimi interventi, consistenti nel recupero di questi fogli trasparenti prima che il bulldozer tuoni e maceri, nella loro collocazione orizzontale, in minime scalfitture o impronte a dito, ecco quadrati magici all'infinito componibili, testimonianza salva di respiri, di sospiri, di quiete vaste stanze, senza alcun grido... Il materiale, la sua scelta, diventa dunque un dato di fatto; e talmente nuovo da non poter essere collocato nella classificazione del ready-made, nell'open-space del pronto-fatto aumentato, nel dimenticatoio dell'arte povera e dalla cui rinunciataria afflizione queste umili e liriche superfici si distaccano per straordinaria levità". Non hanno un titolo, se non un indicatore generico di "I Trasparenti". Sono piccoli quadrati creati con materiali di recupero, cartoni, vetri, fili, legni, ferri, colori, che colpiscono per l'elementarità di immagine, di tecniche, di materiali. Per la realizzarione Padre Costantino usava solitamente una tempera da muro chiamata "Ducotone", filo di refe, una colla trasparente specifica per vetro detta "Peligom" della ditta Pelikan. Padre Costantino, che utilizza materie povere, asserisce: "Voglio costruire con materie povere come il pane". N. 117 trasparenti sono conservati in sei raccoglitori blu, i restanti sono sfusi. Quasi tutti però sono corredati da una scheda cartacea manoscritta. Il Trasparente 69 è conservato entro una teca in plexiglass ed è corredato di scheda manoscritta n. 69.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301975677
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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