Studio di foglie
disegno,
ca. 1800 - ca. 1824
A matita nera e biacca su carta spessa, color grezzo. Riquadrato a matita.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita/ biacca
- AMBITO CULTURALE Ambito Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Poldi Pezzoli. Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Poldi Pezzoli
- INDIRIZZO Via Alessandro Manzoni 12-14, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è entrato nella collezione Lampugnani in una data certamente anteriore al 1969: nell'album D. 6, infatti, è conservata una foto di questo studio di foglie scattata nel giugno di quell'anno. Una scritta a matita, posta in basso a destra, riferisce il disegno a "Londonio". Riccardo Lampugnani ha ripetuto l'attribuzione sul cartoncino di supporto, e ha incollato sotto il foglio la foto di uno studio di contadino con cavallo a carboncino e gessetto bianco eseguito, appunto, da Francesco Londonio. Il confronto non è, però, convincente: il disegno della collezione Lampugnani, tracciato con segno a matita preciso e sintetico, di grande eleganza, sembra assai diverso dai morbidi schizzi a matita di animali, o contadini, o paesaggi che compongono il catalogo grafico dell'artista lombardo (si veda, per qualche esempio, S. Coppa in "Settecento lombardo", a cura di R. Bossaglia e V. Terraroli, Milano 1991, pp. 274-276). L'anonimo autore di questo bel foglio lavora, probabilmente, entro il primo quarto del XIX secolo: per l'inquadratura scelta, soprattutto, che esclude ogni indugio descrittivo sull'ambiente circostante e si concentra esclusivamente sul grupppo di erbe, di rami, di foglie e piccoli sassi, studiati certamente dal vero; e sembra memore, nella delicata trasparenza dei lumi di biacca, stesi a sottolineare, sottilmente, le nervature delle foglie e qualche piccolo punto in luce sul terreno, dei modi di certi pittori francesi del settecento: François Boucher, ad esempio (si veda, per confronto, l' "Etude de chou" a matita e biacca di collezione privata francese, cat. n° 28, p. 64 in "Esquisses, pastels et dessins de François Boucher dans les collections privées", Parigi 2004); o Joseph-Marie Vien (cfr. cat. 17, pp. 54-55, e cat. 34, p. 76 in "Fragonard et le dessin français au XVIII siècle dans les collections du Petit Palais", Parigi 1992). Al verso del disegno compaiono due scritte a penna: la prima, "J. A. Boerner 18 - 10 - 18", è forse da interpretare come un riferimento alla raccolta dell'artista tedesco Johann Andreas Boerner (Norimberga 1785 - 1862), noto come disegnatore e litografo, ma conosciuto soprattutto per la sua attività di mercante e collezionista di stampe e disegni (Lugt 269-270, ed. 1956, pp. 49-50) ; la seconda, "G. Munch 22 - 3 - 69", potrebbe indicare il nome dell'ultimo proprietario del foglio.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301938440
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Poldi Pezzoli
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0