Proiezione in pianta e ornato del soffitto della sala nella villa Sardini a Pieve Santo Stefano

disegno, 1778 - 1778

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite e tiralinee; è eseguito a mano libera a inchiostro bruno a penna con ombreggiature ad acquerello grigio; il supporto sul quale è tracciato è di carta verde pallido

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
  • ATTRIBUZIONI Bianconi, Carlo (1732-1802)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il marchese Sardini il 6 marzo 1778 aveva inviato a Carlo Bianconi uno schizzo quotato del soffitto della sala della propria villa a Pieve Santo Stefano; il 29 dello stesso mese l'architetto rispose allegando alla lettera (Archivio di Stato di Lucca, Archivio Sardini= AS, cart. 141, n. 107) il presente disegno con il seguente commento: "eccole il disegno del soffitto della sua sala anzi eccone due idee in una sola carta. La distribuzione de colori dipende dal gusto del pittore senza cui ogni fatica è vana. Li dee però avvertire che in una cosa simile essendo in campagna vi dee spirare piuttosto allegria che altro. Questo però non si dee formare con colori gialli turchini o rossi de fondi (...) ma nelle foglie delle cordelle, o fettuccia ne piani de bassi rilievi, e cose simili, che sono suscettibili di vaghezza vera senza offendere il buon senso, e quell'armonia dolce, che tanto va al colore. Vi ho lasciato il luogo per le arme di sua casa (...) La vera difficoltà sta nella scelta dell'artefice (...) Io potrei offerirle un bravo giovane pittore di quadratura e un altro per i camei, e bassi rilievi, ma tutto questo sempre secondo il suo piacere, e determinazione". Bianconi, che aveva già inviato a Sardini un disegno di presentazione per l'assetto degli interni della villa (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,96), si era offerto, nel 1775, di dipingere il soffitto (AS, cart. 141, n. 90). Come risulta evidente dall'iscrizione Sardini non utilizzò il progetto tracciato sul foglio in esame ed anzi ne predispose uno di proprio pugno (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,92). Al centro della composizione Bianconi aveva pensato di collocare un monocromo a finto bassorilievo. L'insieme decorativo si allinea al gusto ormai diffuso per le decorazioni ispirate alla grazia delle Logge Vaticane, sostituendo qui la tridimensionalità degli stucchi con effetti tromp l'oeil. Bianconi, in una precedente lettera al marchese, aveva anticipato le proprie idee per decorare il soffitto: "avevo pensato per minore spesa ad un dipinto che riguardando la volta la venisse al alzare, e che impegnasse un poco lavoro. Alcuni bassi rilievi, fra quali uno maggiore nel mezzo, ci darebbero un compenso per il gran plafone dipinto a olio ideato, e certe ricorrenze di festoncini leggieri di verdure con fetuccie di colori, leverebbero al dipinto l'aria troppo monotona, e patetica, e la ridurebbero al piacevole opportuno per la campagna" (AS, cart. 141, n. 99).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934720
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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