statuetta

Figura di bambino seduto, Casteggio, secc. I/ II d.C.

La statuetta raffigura un bambino seduto, privo degli avambracci e della gamba destra, con il corpo fortemente inclinato in avanti; il braccio destro era proteso e il sinistro verosimilmente allungato verso il basso; la gamba sinistra è ripiegata verso l'interno e la destra originariamente portata in avanti. I capelli sono indicati a corte ciocche, dallo scarso risalto, segnate da tratti sottili. Gli occhi sono in argento, con la pupilla incisa. I dettagli del volto paffuto sono abbastanza definiti. Indicati con una certa cura anche i particolari anatomici delle membra adipose. La parte inferiore è appiattita per l'appoggio: la superficie scabra indica l'adesione a una base.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA bronzo||argento
  • MISURE Diametro: 5,5 m
    Altezza: 159 cm
    Larghezza: 7 cm
    : 140 cm
    : 2,1 m
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell'Oltrepò Pavese
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Certosa Cantù
  • INDIRIZZO Via Circonvallazione Cantù, 62, Casteggio (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statuetta si ispira a modelli dell'Ellenismo e in particolare a un prototipo illustre: la statua di bambino seduto che poggia la mano sinistra su una volpoca, quasi soffocandola, mentre alza il braccio destro e il viso in un'espressione di stupore, riprodotta negli esemplari marmorei di Vienna e di Firenze. In tale tipo statuaria si vuole riconoscere la replica dell'opera di Boethos descritta nel IV Mimiambo di Eroda, posta nell'Asklepieion di Kos e creata intorno alla metà del III secolo a. C. Il bronzetto di Casteggio, pur lacunoso e privo degli attributi, ne ripete esattamente l'impostazione del corpo, decisamente proteso in avanti, e la posizione di braccia, gambe e testa. La capigliatura è strutturata diversamente mentre è assente dal viso l'espressione di stupore: sono motivi che rimandano alle numerose rielaborazioni del modello, utilizzato in epoca ellenistico-romana anche per la rappresentazione di Eracle bambino che strozza i serpenti mandati da Era, schiacciandone uno a terra e soffocando l'altro con la manina destra alzata. In assenza di attributi non è determinabile con sicurezza il soggetto rappresentato nel bronzetto di Casteggio, anche se il tema del bambino con un animale appare il più probabile. Si tratta comunque di un'opera di qualità, come denota la cura dei particolari nel trattamento del corpo e nella realizzazione tecnica: l'aggiunta di argento negli occhi conferisce un tocco di colore e di preziosità a un elemento decorativo già caratterizzato dalla piacevolezza del soggetto. La freschezza del modellato, la sensibilità per i valori plastici, la cura della realizzazione fanno pensare a una datazione nel I-II secolo d. C. La statuetta, assieme ad altri eterogenei manufatti bronzei di età romana, è stata trovata nel 2007 in occasione di uno scavo archeologico, diretto dalla dott.ssa Invernizzi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, condotto nel corso dei consueti controlli dei lavori edili nel centro storico di Casteggio. Interessante il contesto in cui è stato rinvenuto il gruppo di oggetti, un complesso di edifici di età romana e tardoromana, verosimilmente collegati ad attività produttive, come la lavorazione dei metalli, che attestano la vitalità e ricchezza di Clastidium per questa classe di materiali.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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