coppa (biansata)

Coppa Ennion, Pavia, post 50 -

Coppa di forma cilindrica, con orlo verticale liscio e labbro tagliato a spigolo vivo, carenata verso la base ad anelli concentrici in rilievo. Due anse ad anello applicate verticalmente. La coppa è realizzata in vetro verde-azzurro, semitrasparente con la tecnica della soffiatura all'interno di uno stampo composto da più parti. La decorazione in rilievo comprende un fregio principale con una tabula ansata al centro di ciascun lato, iscritta con caratteri greci. L'iscrizione, disposta su tre linee, su un lato recita "Ennion epoiesen" (Ennione fece) e sull'altro "Mnethe o agorazon" (ricordi il compratore). Il manufatto presenta, quindi, nella tabella a rilievo il marchio del "vitrarius" siriaco Ennion, attivo a Sidone. Il testo epigrafico sulla faccia secondaria "MNHOH" è, invece, un'esortazione rivolta all'acquirente, affinchè si ricordi dell'artigiano citato sulla faccia opposta. Le tabulae sono comprese tra un motivo a festoni di tralci di vite e di edera. Al di sotto del fregio, compreso tra due costolature orizzontali, fitte baccellature verticali, motivo a losanghe in corrispondenza della carenatura.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO coppa biansata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ soffiatura a stampo
  • MISURE Diametro: 9 cm
    Altezza: 5,2 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano-siriaco
  • ATTRIBUZIONI Ennion
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia
  • LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
  • INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppa rientra nella interessante e rara produzione di vetri soffiati a stampo di età imperiale romana che si diffuse in Italia Settentrionale a partire dalla metà circa del I sec. d.C. Complessa e ancora discussa tra gli studiosi la questione se si tratti di vetri di origine orientale importati o realizzati da maestranze orientali in area norditalica, oppure se l'origine di questa produzione sia occidentale, in considerazione del gran numero di attestazioni in Italia settentrionale e nella costa dalmata. La coppa pavese firmata Ennion, di cui si ignorano le circostanze del rinvenimento, era parte delle raccolte di Camillo Brambilla (1809-1892), nobile pavese, studioso e collezionista che dal 1875 fu "Ispettore degli scavi e dei monumenti per la provincia di Pavia". La prestigiosa collezione, comprendente materiali di provenienza prevalentemente lomellina (Zerbolò, Cozzo, Dorno, Garlasco), nel 1891 fu ceduta al Civico Museo di Storia Patria. La forma della coppa si ispira, in forma semplificata, al tipo metallico dello skyphos, a pareti quasi verticali e struttura delle anse ad anello verticale. Anche la base, a cerchi concentrici in rilievo, particolare di carattere funzionale, deriva dalla toreutica. Così pure i motivi decorativi a rilievo, i festoni vegetali laterali e la baccellatura in prossimità del fondo, appartengono al repertorio decorativo degli argenti di età ellenistica e romana. Il vetro pavese viene inserito da D.B. Harden (Romano-Syrian Glasses with mould-brlown Inscriptions, in JRS XXV, 1935, pp. 164 ss.) nel gruppo A 2/ III dei vetri con marchio Ennion, considerando il testo epigrafico determinante per la classificazione. La A.M. Tamassia (La mostra dei vetri romani in Lombardia: osservazioni e problemi in Arte Lombarda X, 1965 pp. 3-14) propone un'attribuzione al gruppo A 2/ I, per l'affinità iconografica con i motivi vegetali. Il raro pezzo è stato esposto alla mostra "Made by Ennion": Master of Roman Glass" tenutasi al Metropolitan Museum of Art di New York, dall' 8 dicembre 2014 - al 15 maggio 2015.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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