complesso pavimentale

Cremona, post 10 a.C. - ante 10

Complesso composto da 5 pavimenti, corrispondenti agli ambienti di una domus. Il primo è un corridoio in opus tessellatum, caratterizzato da fasce laterali bianche e nere e da un motivo a crocette di colori alternati, disposte su file parallele. Il secondo è un atrio quadrilatero in opus tessellatum: un emblema a tessere policrome, raffigurante Teseo che uccide il Minotauro, è posto al centro di un labirinto distinto in quattro settori, attorno al quale si sviluppano, sui 4 lati, mura merlate con torri angolari. Accanto a questo ambiente è posta una soglia rettangolare in opus tessellatum bianco e nero, la cui parte centrale è occupata da un riquadro recante un fiore a sei petali inscritto in un cerchio. Intorno a questo motivo sono disposte, in modo da risultare incastrate le une con le altre, alcune figure geometriche: losanghe, triangoli, due quadrati con foglia d'edera e due rettangoli con un fascio di fulmini. Il quarto pavimento presenta scaglie di marmi colorati di forme irregolari su sfondo di tessere bianche. Un bordo perimetrale reca una sequenza di lacunari, entro i quali sono inclusi motivi floreali a tessere policrome. L'ultimo pavimento, in graniglia bianca, presenta file parallele di tessere nere a losanga entro doppia cornice nera continua.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO complesso pavimentale
  • MATERIA E TECNICA cocciopesto||marmo colorato||calcare
  • AMBITO CULTURALE Ambito Nord-italico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico San Lorenzo. Civiche Collezioni Archeologiche
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Lorenzo (ex)
  • INDIRIZZO Via San Lorenzo, 4,0(P), Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I pavimenti della domus di via Cadolini rientrano in una serie di rinvenimenti che si sono susseguiti dagli anni '20 agli anni '90 del secolo scorso entro un quadrilatero delimitato dalle attuali vie Cadolini, Anguissola, Plasio e Virgilio. Tutti i ritrovamenti si pongono in un arco cronologico che va dalla metà del sec. I a.C. al sec. IV d.C., testimoniando la presenza in questa area della città, situata a nord del decumano massimo, di abitazioni relative a un quartiere signorile. I pavimenti del complesso, furono ritrovati in due riprese, nel 1926 e nel 1952, a seguito di lavori di ristrutturazione e demolizione, a una profondità di circa 4 m. I lavori intrapresi nel 1926 riguardavano l'ampliamento della sede STIPEL e portarono al recupero di cinque lacerti di pavimenti mosaicati. Demolita nel 1951 la chiesa di San Giovanni Nuovo, sull'area furono avviati lavori di costruzione della nuova sede della compagnia telefonica, che consentirono il recupero dei resti rimasti in situ. La notizia del ritrovamento di uno strato di intonaci misto a carboni fa risalire la distruzione dell'edificio a un incendio collegabile alla distruzione della città nel 69 d.C. a opera delle truppe di Vespasiano. I pavimenti della domus furono ricomposti nel 1963 al Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona per opera dei restauratori comaschi Felice ed Edoardo Bernasconi. Sottoposti a restauro insieme a tutti i mosaici conservati in Museo, dopo che i locali della sezione archeologica, destinati a una ristrutturazione, dovettero essere sgomberati, nel 2009 furono definitivamente collocati negli spazi del Museo Archeologico San Lorenzo.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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