turibolo - bottega sassarese (seconda metà sec. XVI)

turibolo,

Turibolo d'argento a forma di architettura gotica di base esagonale, coppa dal profilo sagomato in sei coppette aggettanti cui corrispondono sugli angoli della copertura sei torrette cilindriche modanate alla base, al centro e in cima. Su ogni lato del coperchio si aprono due registri di finestrelle. In basso un registro di quattro finestrelle ad arco gotico, raggruppate da un arco inflesso con rombi traforati nei pennacchi. Nel secondo registro quattro finestrelle ad archi polilobi. Le pareti della cuspide di copertura sono traforate e ripetono dei disegni presi a modello per turiboli di datazione sucessiva. In cima la lanterna conica con base semisferoidale e gancio per la catenella. Piattello a forma di trifoglio. la smerlatura dei marcapiani e la foggia delle torrette è identica al turibolo di Tempio (fine XVI secolo)

  • OGGETTO turibolo
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ traforo
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Catalano
  • LOCALIZZAZIONE Cargeghe (SS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Turibolo argenteo di notevole interesse per la presenza del marchio di Sassari (SA con corona), rarissimo, e dell'assaggio. Il marchio civico è presente nella placca dell'anello e nella base del turibolo. Potrebbe trovarsene un' altro anche nel pezzo centrale. Fa da pendant a una navicella per l'incenso che tuttavia non presenta il marchio sassarese e diverge dal punto di vista stilistico. Il privilegio del 9 ottobre 1331 dava il diritto a Sassari di detenere il marchio civico, ma il marchio sassarese è presente in pochissimi argenti finora studiati e in un unico turibolo, quello della parrocchiale di Semestene (la cui altezza è identica). Gli archi inflessi nei lati ci riportano a un prototipo tardo-gotico catalano prodotto dagli orafi barcellonesi del Quattrocento giunto in Sardegna che ha influenzato tutti i turiboli qui prodotti fino ai primi del Seicento. La datazione potrebbe essere riferita alla fine del XVI secolo, vista la somiglianza con prodotti dello stesso genere (turibolo di Nulvi, di Tempio Pausania, del Duomo di Cagliari, di Semestene, di Villaspeciosa, Serrenti). I turiboli prodotti nel Settecento prenderanno spunto da questi modelli più antichi (turibolo del Duomo di Sassari, 1753). E' nominato assieme alla navicella in un inventario parrocchiale del 1747
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000147704
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
  • STEMMI uno sotto la base e uno nella placca dell'anello - Marchio - Sassari - 2 - Lungo segno dell'assaggio e punzone con la leggenda "SA" di Sassari e corona turrita in cima
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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