conchiglia battesimale di Pautriero Giovacchino (primo quarto sec. XIX)

conchiglia battesimale,

Questa conchiglia battesimale si differenzia dall'altra presente fra le suppellettili parrocchiali perché dotata, abbastanza inusualmente, di una lunga impugnatura (spezzatasi a metà è stata poi malamente saldata), che si congiunge al contenitore per l'acqua benedetta tramite un piccolo tralcio di fiori nascente da tre fogliette; l'impugnatura termina con un piccolo elemento triangolare convesso. La conchiglia è una sottile lamina d'argento sbalzato dalla bella foggia a valva lievemente concava, e alterna una superficie liscia a una sottilmente innervata e puntinata; all'attacco con l'impugnatura si arricchisce di due eleganti volute convesse. Al centro è stato praticato un piccolo foro. Sul verso è apposto il punzone dell'argentiere

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