storie della vita di Cristo; storie della vita di Sant'Antonio Abate; teorie di Santi

dipinto, 1300 - 1399

Lungo la parete nord si rilevano i seguenti cicli: Storie della vita di Cristo; Teorie di Santi; Scene della Vita di Cristo; Storie della Vita di S. Antonio Abate. Lungo la parete sud si rilevano: Teorie di Santi; Crocifissione di Cristo; Deposizione di Cristo; Compianto sul Cristo Morto; altre Teorie di Santi

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antonio Abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non esiste su questi affreschi alcuna fonte documentaria o bibliografica. Unico timido accenno si trova nella Guida della Sardegna del 1952 (ad vocem Orosei) senza che ne venga fatta alcuna considerazione di carattere stilistico. Questi affreschi, si trovano in uno stato di irreversibile degrado e mostrano oltre il 60% di lacune. Ai naturali danni determinati dall'usura del tempo se ne aggiunsero, nel corso dei secoli, degli altri ben più gravi: l'addossamento dei pilastri e l'intero abbattimento di alcuni tratti durante la secentesca ristrutturazione della chiesa ed il totale scalpellamento effettuato nel 1929 in seguito al quale furono ricoperti di intonaco. Nel 1972 La Soprintendenza provvide al restauro benchè ormai la lettura risulti assai difficile ed in alcune zone addirittura impossibile. Con le opportune riserve possono essere individuate le mani di tre diversi artisti: al primo vanno attribuiti i riquadri del primo ciclo con le Storie di Cristo, in cui la composizione risulta ancora partecipe della maniera rappresentativa di tradizione bizantina nell'appiattimento delle figure e nell'astrazione spaziale. Particolare risulta in questo ciclo la coloritura degli sfondi dei riquadri in colori chiari e scuri con un'alternanza a scacchiera. Ben diverso e di capacità decisamente superiori appare invece l'autore del secondo e del terzo ciclo che nelle fasce con le scene della Natività e della Presentazione ai Magi rivela la sua appartenenza all'ambito culturale giottesco soprattutto per la maniera di realizzare le figure (si vedano i volti della Vergine) dando ad esse una netta consistenza plastica. La stessa appartenenza rivelano alcuni particolari quali lo scorcio della capanna, il paesaggio con gli alberi ed il gregge, che con un senso di partecipazione corale definiscono l'elementare ed umana tangibilità dell'evento rappresentato. L'indubbia influenza giottesca risulta ancora più marcata nel ciclo con le Storie della Vita di S. Antonio Abate specialmente nelle prime tre scene a sinistra dal basso, in cui la chiesa ed il paesaggio circostante risultano definiti geometricamente secondo una razionale concezione dello spazio. A questo stesso artista si può attribuire la zona centrale della parete nord con le splendide raffigurazioni della Crocifissione, della Deposizione e del Compianto. Delle tre, che costituiscono i più alti accenti dell'intero ciclo, la prima risulta pressochè illeggibile: solo sulla sinistra si scorge un braccio della Croce e due angeli che mediante il diminuire delle loro dimensioni danno profondità allo spazio. Nella Deposizione è la montagna che si scorge sulla destra a segnare la scansione tra lo sfondo e la scena in primo piano mentre la fisionomia del Cristo ricorda il tipo "filosofico" spesso usato da Giotto. Altra sensibilità mostra l'autore della Teoria dei Santi della parete destra che nella fissità dei volti e nella ieratica frontalità delle figure è ancora memore di un'astrazione tutta bizantina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000043141-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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