Apoteosi della monarchia spagnola. allegoria
dipinto
ca 1751 - ca 1751
Giaquinto Corrado (1703/ 1765)
1703/ 1765
Tela raffigurante la presentazione di una figura femminile agli dei: Giove, Giunone, Minerva, Venere, Cupido, Bacco, Ercole e l'Idra
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Giaquinto Corrado (1703/ 1765)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Arnone
- INDIRIZZO Via Gian Vincenzo Gravina, Cosenza (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è stata pubblicata da Maria Pia Di Dario Guida (1975) che l'ha messa in relazione con il gigantesco quadro progettato da Corrado Giaquinto per il Palazzo Santa Croce di Palermo e realizzato intorno al 1751 da un suo collaboratore. Quest'ultimo dipinto rimase in loco fino all'inizio del Novecento, quando il conte Roberto Vimercati-Sanseverino lo comprò per il soffitto del salone da ballo di Palazzo Rondinini a Roma. Rispetto alla versione definitiva, la tela della Galleria Nazionale di Cosenza si distingue per il profilo mistilineo, che però, in entrambe, pare il risultato di interventi successivi e per l'assenza di alcuni dettagli, come lo scettro nelle mani della figura femminile identificata come la personificazione della Spagna e, ancora, per un livello qualitativo molto più alto, tale da scorgervi uno degli studi preparatori eseguiti personalmente dal Giaquinto. La stesura rapida e sommaria, in particolare, trova significativi riscontri con i coevi bozzetti per la cupola della Cappella di Santa Maria del Popolo nel Duomo di Cesena che indirizza verso la fase iniziale del processo creativo del maestro. La composizione ottenne un vasto successo, almeno stando all'elevato numero di repliche e di copie come si evince anche dalla stampa pubblicata da Italo Faldi che però ne omette le misure e la collocazione (Gabrielli 2003). Un lontano ricordo della tela di palazzo Rondinini è stato infine ravvisato nell'Allegoria della nascita di Carlo Tito di Borbone erede al trono di Napoli della raccolta Leonetti, che, apparsa alla mostra napoletana del 1938 come Giudizio Universale di Solimena, venne accostata allo stesso Giaquinto da Levey, prima di giungere stabilmente nel catalogo di Francesco Celebrano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800109789
- NUMERO D'INVENTARIO 10
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0