tabernacolo - a frontale architettonico, opera isolata di Fra' Lorenzo da Belmonte (e aiuti) (sec. XVIII)

tabernacolo a frontale architettonico, ca 1756 - ca 1756

Tabernacolo a base poligonale a tre ordini. Nel primo ordine, ad ogni angolo del poligono, sono posti degli angeli reggibasamento. Nel secondo ordine, la nicchia principale è decorata con intarsi in madreperla ed è rappresentata l'esaltazione dell'eucarestia. L'ostia è collocata sopra a una sorta di calice e sormontata da una croce. Ai lati del basamento sono due angeli in atto di pregare. Il terzo ordine è circondato da una balaustra dalla quale si affacciano angeli. La cupola è sormontata da una croce

  • OGGETTO tabernacolo a frontale architettonico
  • MATERIA E TECNICA OSSO
    MADREPERLA
    legno/ intaglio/ intarsio/ doratura
  • MISURE Profondità: 60 cm
    Altezza: 230 cm
    Larghezza: 105 cm
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Sacra S. Giuseppe
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Museo d'Arte Sacra San Giuseppe
  • INDIRIZZO piazza San Domenico, s.n.c, Rogliano (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tabernacolo è opera di un monaco intagliatore Fra' Lorenzo da Belmonte e aiuti che lo realizzarono nel 1756, ma di cui non si hanno, sfortunatamente notizie biografiche precise. L'opera ornava in precedenza l'altare della chiesa della Madonna del Carmine annessa al convento dei Cappuccini, posto su un colle che dominava Rogliano, ricostruito nel 1644 a seguito della distruzione, causata dal terremoto del 1638, del precedente complesso cinquecentesco. La chiesa dedicata alla Madonna del Carmine presentava un ricco arredo ligneo oltre a essere decorata da pregevoli stucchi, e dipinti. I Padri Cappuccini abitarono il convento fino al 1878, quando l'intero complesso passò di proprietà del comune di Rogliano. L'abbandono e l'incuria a cui per molti anni fu lasciato l'intero complesso ha portato a spostare nella chiesa di S. Domenico alcuni frammenti degli arredi che insieme a quelli lasciati ancora in situ sono stati in seguito ripuliti e inventariati. Negli anni novanta del Novecento si è proceduto al recupero e valorizzazione del complesso monastico. Durante il XVII e il XVIII secolo si assiste in Calabria ad un fenomeno importante: nascono e si affermano nel campo dell'arte lignea, grandi personalità che tramandano la loro tecnica e la loro cultura, costituendo vere e proprie dinastie. Maestri di tale arte furono anche i padri Cappuccini. E' interessante notare che un tabernacolo molto simile a quello di Rogliano è custodito a Orsomarso, nel Convento di S. Antonio, anch'esso frutto dell'artigianato cappuccino e ascrivibile al XVIII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800109028
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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