Santa Filomena

manichino,

statua giacente di Santa Filomena, adagiata su un cuscino, con occhi chius i e lunghi capelli sciolti; abito riccamente decorato con cintura in vita su cui è ricamato il monogramma di Cristo (XP), polsini e colletto di merl etto. Lungo velo e corona di fiori finti sul capo

  • OGGETTO manichino
  • MATERIA E TECNICA filo dorato
    legno/ scultura
    seta/ raso/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Stigliano (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Santa Filomena è una delle sante più controverse dell'agiografia cristiana (cfr. D. Balboni, ad vocem, Bibliotheca Sanctorum, Roma 1965, V, coll. 7 96-800). Nel cimitero di Priscilla si trovarono, nel 1802, tre tegole di terracotta con la scritta "Pax tecum Filumena" che ricoprivano i suoi rest i mortali, affiancati da un'ampolla. Suor Maria Luisa di Gesù, terziaria domenicana di Napoli (1799-1875) chiese alla santa di rivelare, durante le sue visioni, la sua storia ed il suo martirio. Tale "Rivelazione" ebbe l 'imprimatur del Sant'Uffizio il 21 dicembre 1833. Filomena, figlia di un re della Grecia convertito al cristianesimo, verso i 13 anni consacrò con voto la sua castità. In quel periodo l'imperatore Diocleziano dichiarò gu erra a suo padre che giunse a Roma con la sua famiglia per trattare una pa ce. L'imperatore si sarebbe innamorato della fanciulla ed al suo rifiuto l'avrebbe sottoposta ad una serie di tormenti tutti miracolosamente ineffi caci: la flagellazione cui seguì la guarigione angelica, l'annegamento evi tato per la rottura dell'ancora, il saettamento durante il quale si verifi cò la deviazione delle frecce; infine la decapitazione che ebbe luogo. Du e ancore, tre frecce, una palma e un fiore, raffigurati sulle tegole, furo no interpretati come simboli del martirio. Il suo culto si diffuse nella seconda metà del XIX secolo, ma già sul finire dello stesso secolo iniziò un esame critico che portò alla scoperta che i resti mortali ritrovati era no di una fanciulla morta nel IV secolo sul cui sepolcro erano state utili zzate tegole con iscrizioni di un precedente sepolcro. Venne così a cader e la certezza del martirio e la Sacra Congregazione dei Riti, nella Riform a Liturgica, tolse dal calendario il nome di Filomena. L'opera, un manich ino, rivestito con vesti minuziosamente ricamate, pregevole nella fattura del volto, dai lineamenti delicati, e delle mani, versa in pessime condizi oni di conservazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700131353
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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