pastorale - bottega napoletana (inizio sec. XIX)

pastorale, post 1800 - ante 1810

Pastorale diviso in tre tronconi da lobature e poggiante su un nodo tornito a sagoma conica. Lamina d'argento sbalzata con effetti a bulino, percorsa da nastri incorniciati con fiore stilizzato al centro e perline nelle campiture interne. Riccio centinato, apicale, prende vita da carnosi fogliami, che lo profilano in tondo con protomi vegetali

  • OGGETTO pastorale
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • MISURE Altezza: 133
    Larghezza: 14
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Acerenza (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pastorale correda la statua di San Canio, protettore di Acerenza e compatrono della chiesa di S. Maria Assunta: è stato donato da Serafino Vosa in segno di devozione al Santo. Canio, o Canione, fu vescovo di Iuliana in Africa verso la fine del III secolo. Nel 799 per volontà del vescovo Leone II le reliquie di San Canio furono trasportate da Atella ad Acerenza e secondo la tradizione locale il corpo del Santo si custodisce in Cattedrale. Arredo di stile neoclassico per il decoro generale e la sobrietà strutturale, opera di ignoto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700033907
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • ISCRIZIONI sul riccio - EX DEVOT SERAPHINI VOSA - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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