Ultima cena
dipinto,
ca 1820 - ca 1820
Donadio G (attribuito)
notizie prima metà sec. XIX
Intorno a un tavolo quadrato siedono gli Apostoli. Al centro Gesù con il braccio destro sollevato, in atto di parlare. Appoggiato davanti a lui, con gli occhi chiusi, San Giovanni. In alto, un angioletto e due coretti con testine alate. Sullo sfondo, in asse col Cristo, il candelabro a sette braccia
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 249 cm
Larghezza: 150 cm
-
ATTRIBUZIONI
Donadio G (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
- INDIRIZZO Via Chiesa Maggiore, Montescaglioso (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Numerosi sono i dipinti a olio, diffusi tra Puglia e Basilicata, accostabili oggi all’attività lucana del pittore veneziano Giovanni Donadio (Venezia (?) – documentato 1818-22), che fu particolarmente attivo a Gravina di Puglia e ad Anzi (Palazzo Cataldo. Cfr. Cifarelli 2009). Piuttosto ben documentata è la sua attività a Montescaglioso, dove realizza intorno al 1820, per la Chiesa Madre, una serie di sette grandi tele, ciascuna delle quali viene abbinata a due ovali, con figure di Santi e della Vergine, uno dei quali firmato. Il manoscritto degli archivi parrocchiali, redatto da Domenico Gatti nel 1830 (Per una idea della chiesa nuova e vecchia), informa delle origini veneziane del pittore e dei compensi relativi alla commissione. Ad essi si aggiunge una tela di dimensioni minori in cui è rappresentato Dio Padre (scheda n. 17/00029432). Di qualità assai modesta, i dipinti esplicitano la formazione del pittore sui testi del secondo Settecento, e la sua adesione a un superficiale, attardato classicismo, cui si mescola un vago cromatismo di ascendenza veneta. In tutti i dipinti per Montescaglioso, Donadio enfatizza e calca molto gli accenti devozionali dei suoi personaggi, provando forse così a sviare l’attenzione dello spettatore dalle incertezze del disegno e dalla banalità dell’assetto compositivo delle sue opere. Non è chiaro il progetto iconografico che guida la serie, che è composta da scene della vita del Cristo (Ultima cena, Crocifissione) e della Vergine (Addolorata e Assunta), da conversazioni tra Santi, da varie rappresentazioni della Madonna (Buonconsiglio, Pozzo, Carmine, Incoronata, Rosario), e da ritratti singoli di Santi che non sembrano particolarmente collegati tra loro. Il dipinto con l’Ultima cena è il primo della lista dei sette grandi quadri realizzati dal pittore veneto per la Chiesa Madre. Fu pagato 35 ducati e sappiamo che era affiancato dai due ovali con la Madonna del Rosario (scheda n. 17/00029444) e quella del Carmine (scheda n. 17/00029445)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700029443
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0