Madonna del Rosario tra San Tommaso e San Domenico; Storie della vita di Cristo e della Vergine; Trinità. Madonna del Rosario con San Domenico e devoti
dipinto,
1583 - 1583
Stabile Antonio (attribuito)
notizie seconda metà sec. XVI
Dipinto centrale: la Madonna, seduta su un trono con baldacchino, regge Gesù Bambino ed offre la corona del Rosario a San Domenico, inginocchiato in basso a destra,mentre asinistra c'è San Tommaso; tutt'intorno ci sono numerosi personaggi. Intorno al dipinto centrale: l'Annunciazione, la Visitazione, la Natività, la Presentazione al tempio, Gesù tra i dottori, Cristo nell'orto del Getsemani, la Flagellazione di Cristo, la Coronazione di spine, la Caduta della Croce, la Crocifissione, la Resurrezione, l'Ascensione, la Pentecoste, l'Assunzione della Vergine, la Coronazione della Vergine. Nel timpano: al centro globo con la Colomba dello Spirito Santo, a sinistra Cristo, a destra l'Eterno benedicente, tutt'intorno testine di cherubini
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 250
Larghezza: 200
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ATTRIBUZIONI
Stabile Antonio (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Acerenza (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, racchiuso in una bella cornice dorata, è opera sicura di Antonio Stabile che, insieme al fratello Costantino, ha lasciato una trentina di dipinti su tela e su tavola sparsi in numerosi centri della Basilicata ( recente il ritrovamento di un dipinto del solo Costantino a Spinazzola ). Esso è tra i pochi datati e costituisce uno dei pochi dati sicuri per la ricostruzione dell'attività degli Stabile, divulgatori di un linguaggio formato da svariate componeneti culturali ( il De Dominici riferisce di viaggi a Roma , Firenze , Bologna, Venezia, nonchè di un'attività a Napoli), molto probabilmente mediate da stampe e cartoni ( a questo proposito la Barbone Pugliese individua la fonte della scenetta raffigurante la Flagellazione di Cristo nella pala di Acerenza nell'analogo dipinto di Sebastiano del Piombo in S.Pietro in Montorio, datato tra il 1521 e il 1524 ). Tipici degli Stabile sono i colori freddi e stridenti e l'impostazione di gusto tardo-manieristico. Dal punto di vista iconografico, il dipinto è degno di interesse in quanto, alla tradizionale presenza di Santa Caterina da Siena, sostituisce quella di San Tommaso. Questo scarto iconografico è dovuto, a detta del Festa, alla volontà dell'allora Arcivescovo Sigismondo Saraceno, suo devoto discepolo, profondo conoscitore del pensiero dell'Aquinate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700020084
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI margine superiore - DEIPARAE VIRGINI SACRATISSMI ROSARII IMAGINEM SIC ORNATU DECOR. CONFRATR. SOCIETAS COM. SERE ADDIXIT - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0