calice - bottega napoletana (fine/inizio secc. XIX/ XX)

calice, post 1890 - ante 1910

Base: mistilinea con fregio a palmette, nervature gradinate e tre medaglioni in argento niellato alternati a tre rubini rettangolari tagliati a tavola e incastonati in una cornice di otto minuti girali, tra arabeschi giochi di foglie d'acanto. Fusto: sfaccettato con nervature lobate. Nodo: chiodato, si fregia, sia nella parte alta che bassa, di sei pelacette incorniciate da una nervatura liscia che danno origine a sei losanghe niellate con al centro un rubino ovale a cabochon, incastonato a notte. Sottocoppa: decorato con sei pelacette incorniciate e arabeschi di volute e foglie d'acanto su fondo bulinato; tre medaglioni di pasta vitrea dal fondo color avion con serafino a mezzo busto in argento dorato, intercalati a tre rubini quadrangolari, tagliati a tavola e incastonati

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • MISURE Altezza: 25
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Acerenza (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice venne donato, come si legge dall'iscrizione latina, a Mons. Anselmo Pecci nel venticinquesimo anno della sua consacrazione episcopale nella Diocesi di Acerenza e Matera. Uno simile si conserva nel Tesoro del Duomo di Matera. Mons. Anselmo Pecci era un frate benedettino e da Vescovo della Diocesi di Tricarico fu eletto nel 1903 Arcivescovo della Diocesi di Acerenza e Matera. Governò con saggezza ed amore fino al 1944; e la presenza di oggetti del genere in entrambe le Cattedrali sta a significare la grande stima ed ammirazione che aveva presso il clero e i fedeli tutti. Il calice è situabile tra due secoli, quando al modellato tipico dei calici del XV e XVI secolo si apportano nuove tecniche e un modificato repertorio decorativo. La sua matrice è senz'altro napoletana non solo per le arabesche volute e foglie d'acanto, che testimoniano il dilagante gusto spagnoleggiante che influenzò l'arte meridionale, ma anche per il nodo bombato e chiodato decorato a losanghe composte. E' un'opera di grande valore non solo per la presenza di dodici rubini, ma soprattutto per l'elaborato ed eclettico repertorio decorativo, che fa mostra di tutte le tecniche conosciute a quel tempo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700020010
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • ISCRIZIONI rovescio del piede - ACHERUNTINAE SUAE ECCLESIAE ANGELMUS O.S.B. / ARCHIEP[ISCOP]US IN XXV A. AB EPISCOPALI / CONGREGATIONE A.D. MCMXXVIII - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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