dipinto, Trinità e Dormitio Virginis (prima metà SECOLI/ XV)
La tavola di dimensioni contenute, probabilmente parte centrale di un polittico di cui si sono persi gli altri pannelli e l’incorniciatura lignea, in origine doveva forse occupare un posto centrale della concattedrale di Barletta dedicata a Santa Maria Maggiore. Proprio la Vergine è infatti protagonista delle due scene sovrapposte del dipinto. La scena inferiore, con il Cristo in mandorla che regge l’animula della Vergine, presuppone la presenza di un perduto scomparto con la Dormitio; laddove l’anomala presenza nella porzione superiore di Maria assisa sul trono insieme alla Trinità, porterebbe a leggere la scena, più che come un’Incoronazione, come un’Assunzione della Vergine. Ciò giustificherebbe l’animata presenza nei due registri degli angeli musici e cantori, dipinti con particolare attenzione realistica e tecnica verso gli strumenti musicali, i gesti, le posture, indice di una conoscenza musicale diretta da parte del pittore o dell’utilizzo di precisi modelli raramente circolanti fuori dalle corti. Così se nella scena superiore quattro angeli ai lati del trono suonano la viella, la lira e un organetto portatile, in basso si svolge un doppio concerto di voci e strumenti a corda e a fiato. Ed è qui che si notano dei gustosi dettagli, come le gote gonfie degli angeli che suonano il flauto e la ciaramella o lo specchio dell’angelo organista di sinistra che, permettendogli di guardare dietro, gli consente forse di seguire sia il celebrante che il canto del popolo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
Opere-oggetti d'arte/ tavola/ pittura, pittura a tempera
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CLASSIFICAZIONE
PITTURE-SCULTURE E ACCESSORI DI STATUA
- AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
- LOCALIZZAZIONE Barletta (BT)
- INDIRIZZO Piazzetta del Duomo, s.n.c, Barletta (BT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Esempio del tardogotico pugliese, nato e vivificato nella regione tra fine Trecento e i primi decenni del Quattrocento grazie all’invio di capolavori della corrente artistica, principalmente da Venezia, e alla presenza di artisti girovaghi, l’opera è ancora al centro di una complessa vicenda attributiva. Restaurata agli inizi degli anni Cinquanta, nel 1957 la tavola fu assegnata dal celebre storico dell’arte Bernard Berenson (1865-1959) al pittore veneziano di origine transalpine Giovanni di Francia, il cui presunto soggiorno in Puglia a cavallo del quarto decennio del Quattrocento discendeva dalla notizia della presenza nella cripta della cattedrale di Trani di una perduta Crocefissione firmata dall’artista e datata 1432. Nel 1964, in occasione della storica Mostra dell'Arte in Puglia, dove l’opera barlettana fu esposta con la nuova attribuzione, Michele D’Elia (1928-2012) ampliava il catalogo pugliese di Giovanni di Francia assegnandogli diversi dipinti su tavola e il Messale di San Corrado, oggi nell’Archivio Diocesano di Molfetta ma appartenente al fondo del Capitolo Cattedrale, riconducendo inoltre a una «fiorente bottega» dell’artista, attiva anche dopo la sua partenza, una serie di affreschi. In seguito studi più puntuali e nuovi documenti hanno acclarato che Giovanni di Francia altri non era che Giovanni Charlier, alias Zanino di Pietro – precedentemente creduto un altro pittore – documentato a Bologna (1389-1406), poi a Venezia (entro il 1448) e con alle spalle anche un’intensa attività adriatica, soprattutto marchigiana. Di conseguenza, più che a una sua incerta presenza in regione, diverse opere pugliesi già riferite a Giovanni Charlier, compresa la nostra tavola, sono state collegate ora alla sua ‘cerchia’ ora ad altri artisti a lui affini, come il Maestro di Santa Barbara, così chiamato dagli affreschi di una chiesa rupestre di Matera, o il Maestro del Messale di San Corrado, presunto autore anche del Libro d’Ore di Anna Colonna (Baltimora, Walters Art Museum), il quale prende il nome dal citato manoscritto e il cui linguaggio è davvero assai vicino a quello dell’opera di Barletta
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389304
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0