lapide, Quadrato del SATOR (SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ I-III)

lapide

L’epigrafe è l’unico esemplare pugliese, insieme a quello di Ascoli Satriano (FG), del cosiddetto ‘quadrato del Sator’, una iscrizione latina composta da cinque parole che, disposte su una matrice quadrata, formano un palindromo. Le cinque parole si ripetono infatti se vengono lette da sinistra a destra e dall'alto al basso oppure da destra a sinistra e dal basso in alto, mentre al centro del quadrato ‘magico’ la parola TENET forma una croce sempre ‘palindromica’ (la parola può essere letta da tutti e quattro i punti cardinali). Oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici in tutta Europa, sia in epigrafi lapidee sia in graffiti – gli esemplari più antichi sono quelli rinvenuti a Pompei, da qui l’altro nome con cui viene definito il quadrato: ‘latercolo pompeiano’ – l’iscrizione, nonostante le numerose ipotesi formulate, cela ancora un misterioso significato

  • OGGETTO lapide
  • MATERIA E TECNICA Opere-oggetti d'arte/ pietra
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI CIVILI
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
  • LOCALIZZAZIONE Deliceto (FG)
  • INDIRIZZO Corso Margherita, 10, Deliceto (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide fu murata sulla facciata della chiesa dell'Annunziata di Deliceto, a sinistra del portale, il 13 agosto 1994. Era stata rinvenuta pochi mesi prima da un signore del posto, Franco Paolo Di Taranto, tra un mucchio di pietre di un’antica masseria di sua proprietà, crollata un cinquantennio prima, sita in Agro Bozzelli, al confine tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri. Nell’aprile 1994 Di Taranto aveva murato la lastra sulla facciata della sua casa in costruzione, tra i due box del piano terra, ma il presidente dell’Archeoclub locale passandovi si era accorto dell’importanza del reperto e aveva contatto il dott. Maulucci della Soprintendenza archeologica della Puglia. Questi, a seguito di un sopralluogo, aveva appurato che la lapide, per tipologia epigrafica, poteva risalire al II-III secolo d.C. L’Archeoclub era riuscito quindi a convincere il proprietario a donare il reperto alla città di Deliceto e al suo posto era stata posizionata una copia in polvere di marmo realizzata dalla Soprintendenza grazie a un calco dell’originale. Quest’ultimo, che presentava un ottimo stato conservativo, come già detto fu quindi sistemato sulla facciata della chiesa dell’Annunziata al fine di valorizzarlo e di sottrarlo al rischio di furti o danneggiamenti. Si era congetturato inoltre che la lapide in origine dovesse trovarsi in altro luogo: o lungo la via romana che collegava Castrum Sentianum (l’antica Deliceto) ad Aecae (Troia) oppure lungo la via Traiana nel tratto che collegava Aecae ad Herdonia (Ordona)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389296
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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