saio
saio, maschile (prima metà XVI)
Il saio è composto da un accollato busto sagomato con una terminazione a punta appena accennata. Il capo d’abbigliamento era completato dalle maniche e da due falde in vita che aderivano alle brache
- OGGETTO saio
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MATERIA E TECNICA
SETA
velluto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di San Domenico Maggiore
- INDIRIZZO Piazza San Domenico Maggioere 8a, Napoli (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura sartoriale del saio in velluto nero del duca Ferdinando Orsini e quello di Francesco Ferdinando d’Avalos, differiscono dalle istruzioni del sarto spagnolo Juan de Alcega soprattutto per avere la falsa in due e non in quattro pezzi (BIBR: Chiantore Francesca 2020). Il busto del saio del duca di Gravina, più antico di trent’anni rispetto ai modelli dell’Alcega, ha un taglio in vita con punta anteriore appena accenata, mentre i modelli spagnoli ne disegnano una molto accentuata; la parte posteriore è un unico pezzo così come le maniche, di forma analoga ai tracciati del sarto spagnolo. Per lo spacco ai polsi viene prevista una chiusura con due bottoni per parte. Due piccole alette hanno la funzione di coprire l’attaccatura delle maniche e il basso collare è decorato da tagli. E' stato possibile osservare solo la parte posteriore del capo, che rivela alette alle spalle oltre al busto tagliato nel mezzo dietro, con cucitura coperta da un rivetto (BIBR: D'Arbitrio Nicoletta 2001; Orsi Landini Roberta 2011)
- TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500922119-5
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0