abito

abito, femminile (seconda metà XVI)

L’abito, foderato da una pesante tela, era caratterizzato da un corpetto, con scollo rettangolare e bretelle, in taffetà color avorio, e da un’ampia gonna composta da sei pannelli, color avorio in gros (BIBR: D’Arbitrio Nicoletta 2001)

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA SETA
    GROS
    velluto
    Taffetà operato
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di San Domenico Maggiore
  • INDIRIZZO Piazza San Domenico Maggiore 8a, Napoli (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La gonnella di Maria d’Aragona preannuncia le linee decise e sobrie della veste nobiliare della seconda metà del XVI secolo. Non linee “alla spagnola”, tanto criticate da Vecellio, ma legate alla cultura vestimentaria napoletana e a quella esperta di chi possiede, come la duchessa aragonese, una sensibilità estesa alla coscienza di sé e del proprio ruolo. L’abito di Maria fu realizzato con tessuti di seta, non particolarmente preziosi né complessi nella loro realizzazione tecnico-tessile, ma si distingue come opera di alta sartoria per la realizzazione particolareggiata, che si riflette nella scelta e nell’assemblaggio dei tessuti, della linea dei tagli e delle cuciture. Queste diventano decorazioni a loro volta e parti costituenti della sua essenziale eleganza, come nota anche Paolo Giovio, che la descrive “elegantissima” e attenta nel tener “singolar conto dell’honor della pudicitia”. La veste fu eseguita impiegando due tessuti di seta, entrambi color lionato chiaro: un gros de Naples per la gonna; mentre, per il busto, un taffetà operato a rigature verticali tessute a canalé simpletè alternati, che formano ognuno una decorazione a scacchiera. Il busto di taffetà operato si congiunge alla gonna disegnando una punta, caratteristica tipica degli abiti della seconda metà del secolo XVI. Tutto l’abito è foderato con una tela di lino che ne supporta la sagoma. La foderatura è stata fondamentale per la conservazione dell’abito, rallentando la disidratazione della seta e preservando la solidità dei pannelli della gonna, ancora cuciti tra loro e completi anche della banda di velluto intagliato che ne decora il bordo inferiore (BIBR: VECELLIO CESARE 1590, Giovio Paolo 1931, Portoghesi Lucia 1991, D'Arbitrio Nicoletta 2001; Chiantore Francesca 2020; Balbi Barbara 2023)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500922117-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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