Deposizione di Cristo

dipinto,
Ignoto (xvi Secolo)
XVI secolo

Dipinto rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ignoto (xvi Secolo)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di San Giovanni Maggiore
  • INDIRIZZO Rampe di San Giovanni Maggiore, 80134 Napoli, Napoli (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, restaurato nell’Ottocento, solo in tempi recenti è stato sistemato nella parete di fondo della Cappella della Natività. In origine l’opera era nella Cappella Amodio, a destra del Cappellone di Santa Lucia; nel Seicento la tela fu spostata nella quinta cappella a sinistra, detta di Sant’Adriano dei Folliero, dove fu ricollocata, dopo i restauri del 2003, nella parete sinistra. La paternità del dipinto è stata riferita a Giovan Bernardo Lama, pittore attivo a Napoli nella seconda metà del XVI secolo. D’Engenio Caracciolo attesta nella Cappella Amodio un dipinto «in cui Christo è in grembo alla madre deposto da due angioli, la qual’è opera di Giovanbernardo Lama»; tale attribuzione è riportata anche dal Sarnelli. Gagliardi, nella seconda metà del XIX secolo, riporta nella Cappella Folliero «una pregiata scultura della Vergine che regge il divin Figliolo morto dopoché fu deposto dalla Croce. È opera di G. Bernardo Lama, pittore napoletano e scultore egregio che visse nel 1550». La tela può essere riferita ad un ignoto pittore napoletano della fine del XVI secolo, come intuito da Borrelli e confermato da Ruggiero, che mostra le sue perplessità non solo in merito all’iconografia descritta dalle fonti storiche ma anche sulla qualità del dipinto, a suo giudizio, lontano dallo stile del Lama
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500897069
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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