monumento ai caduti di Augusto Perez (sec. XX)

monumento ai caduti, 1981 - 1981

Il rilievo bronzeo, firmato e datato da Augusto Perez nel 1981, mostra, su di uno sfondo dalle fattezze legnose, alcune enigmatiche emergenze plastiche. In un sapiente gioco di pieni e di vuoti e di luci ed ombre, si distinguono, sulla destra, un cavallo rampante e il suo cavaliere, un piccolo corpo di donna nella parte centrale, un volto e un altro corpo sulla sinistra. Si tratta di misteriosi personaggi intervallati e "rotti" da cornici e frammenti di oggetti, su cui regna la distruzione. L'opera esprime una tragica interpretazione, a tratti sfuggente, dei destini umani legati alle guerre, a cui, infatti, è dedicata

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • LOCALIZZAZIONE Parco pubblico della flora caprense
  • INDIRIZZO via Sella Orta, Capri (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Artista di respiro internazionale, formatosi a Napoli come architetto e successivamente come scultore presso lo studio di Ennio Tomai, Augusto Perez entrò nell’Accademia delle Belle Arti di Napoli nel 1955, prima come assistente di Emilio Greco, poi come titolare della cattedra di scultura, dal 1970 fino al 1996. L’artista, in un'inedita intervista di Maria Corbi del 1997, usò queste parole per raccontare l’opera caprese: “non è esatto chiamarla commissione. Mi parlò di questa possibilità Anna Caputi all’Accademia, suggerendomi di accettare, altrimenti l’avrebbero data al solito Pomodoro. Così quelli del comitato per il monumento vennero nel mio studio all’Accademia; volevano che facessi il fucile e non ricordo che altro ancora. Io invece dissi che avrei fatto quello che volevo io, poi avrebbero visto la scultura, e se fosse piaciuta l’avrebbero presa, se no, amici più di prima. Quindi, in fondo, è stata sì una commissione, ma non nel modo in cui s’intende quando si dà molto spazio al committente. Io, invece, ho avuto la mia assoluta libertà. Il rilievo che realizzai subì le scosse del terremoto, perché nel novembre dell’80 la cera si trovava in fonderia ed io ero sicuro che si fosse rotta. Invece aveva soltanto fatto dei movimenti e a me sembrò giusto che questo intervento della natura dovesse essere mantenuto”. La scultura, ad ogni modo, non piacque e dalla celebre Piazzetta dove originariamente si trovava, fu spostata nei giardini della flora caprense
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500817218
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2015
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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