Santo vescovo
Santo vescovo, campito nel I registro dell'abside di S. Filadelfo. Fortemente lacunonosa, l'immagine sembra aver subito un forte processo di semplificazione che ne ha pietrificato le membra e i gesti, imprigionandola nella superficie pittorica e privandola di qualsiasi effetto volumetrico. Sfortunatamente risulta scomparsa la scritta che identificava il personaggio raffigurato, distinguendolo dai compagni, secondo un uso diffuso in ambito orientale, per cui la scelta dei Padri della Chiesa da rappresentare era compiuta seguendo preferenze di culto locali o costantinopolitane,o esigenze liturgiche. Numerosi confronti sono rintracciabili in Cappadocia e in Grecia. Interessante notare che i vescovi indossano le tipiche vesti episcopali orientali
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 1.28
Larghezza: 40
- AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
- LOCALIZZAZIONE Vallo della Lucania (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE cfr. Falla Castelfranchi, La statua lignea ottoniana di S. Filadelfo di Pattano (Cilento), in ''Arte d'Occidente, temi e metodi'', Studi in onore di Angiola Maria Romanini, I, pp. 309-317. La decorazione è relativa alla I fase decorativa (fine X sec.) dell'edificio, facente parte del complesso monastico italo-greco di S. Maria di Pattano, attestato fin dalla fine del X sec., in sincronia con la datazione avanzata dalla scrivente per tali affreschi. La rappresentazione di teorie di vescovi ha origini antiche, essa deriva dall'iconografia del gruppo dei filosofi intorno al loro maestro. Intorno al IX secolo, la raffigurazione della teoria dei vesoovi trovò la sua ubicazione canonioa nell'abside, oome dimostrano gli esempi superstiti della Georgia e della Cappadocia. La tipologia dei vescovi rappresentati stanti e con il libro in mano si codifica, inoltre, a partire del X sec.; in seguito, infatti, i Padri della Chiesa furono rappresentati in movimento e con il rotulo spiegato in mano (sec. XII). La scelta dei vescovi da effigiare dipendeva dall'influenza del culto locale o costantinopolitano, dalla missione evangelica della chiesa greca o dall'ecclesiologia della Pentarchia. L'inserimento dei Padri della Chiesa orientali conferma la matrice italo-greca della committenza, svelando i possibili rapporti intrecciati tra gli ambienti monastici locali e quelli calabresi, pugliesi e siciliani, contesti culturali da cui furono importate probabilte tali immagini. I vescovi di S. Filadelfo indossano le vesti tradizionali episcopali orientali: l'omophorion, la tunica, il phelonion, il mantello, e l'epltraohellon, la stola decorata con croci
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500675542-4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0