storie della vita di San Benedetto

dipinto, 1738/ 1745

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA muratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI De Mura Francesco (1696/ 1784)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa dei SS. Severino e Sossio
  • INDIRIZZO Via Bartolomeo Capasso, 22, Napoli (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come scrive il De Dominici, la decorazione dell'intera volta di SS. Severino e Sossio venne affidata dai monaci a Belisario Corenzio, il quale portò a termine l'opera e per essa percepì un onorario di 3260 scudi Nel 1731 un tremendo terremoto distrusse quasi interamente la navata della chiesa e fu necessario un nuovo intervento decorativo che i benedettini avrebbero voluto affidare al Solimena, ormai, però, troppo anziano per tali imprese. L'incarico, quindi, passò al suo allievo Francesco De Mura, il quale operò a tali affreschi in un arco di tempo piuttosto ampio, che andò dal 1738 al 1745. Furono questi, anni molto importanti per la formazione del pittore, anni durante i quali operò anche a Montecassino e a Torino, per la decorazione del Palazzo Reale. L'evoluzione stilistica è molto evidente nello svolgersi del ciclo di San Severino e mostra un distaccamento progressivo dalla cultura solimenesca ed un maggiore accostamento ai modelli decorativi di gusto rocailles, che egli sviluppò in particolar modo a Torino. La richiesta della committenza era per un ciclo che ben narrasse le vicende della vita del Santo e che, soprattutto, si amalgamasse con le scene del Corenzio ancora presenti nella volta del presbiterio della chiesa, ma De Mura riuscì a dipingere degli episodi non solo vivaci ma anche ben espressi prospetticamente e dall'impianto solido, con una grande forza evocatrice. Momento fondamentale dell'iter del maestro, questi affreschi vennero preceduti da una serie di bozzetti preparatori, precisamente 14, conservati presso il Pio Monte della Misericordia. Attualmente la quadreria ne possiede solo alcuni, mentre altri sono stati smistati presso diversi musei napoletani. Le scene dei riquadri laterali erano intervallate da glorie di putti che, nella versione ad affresco sono policrome, mentre nel bozzetto sono realizzate a monocromo. La prima fase dei lavori comprese tutte queste scene e terminò con la realizzazione del grande quadro centrale che è firmato e datato 1740. Dopo questa data, il De Mura si recò a Torino, ma non prima di aver cominciato il ciclo dei santi a lato di finestroni. Il contratto per la decorazione della chiesa venne stipulato nel 1736 ed il De Mura percepì 4000 ducati per la prima fase dei lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500217690
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Napoli e provincia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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