deposizione di Cristo dalla croce

dipinto,

La tela, evidentemente rovinata nella parte inferiore presenta un'aggiunta (sono visibili anche in foto i chiodini che la fermano). Al centro due personaggi sorreggono il Cristo deposto su di un lenzuolo, quello di destra è probabilmente Giuseppe d'Arimatea, in alto a sinistra due donne col capo coperto osservano la scena. In basso, una natura morta con un piatto di rame su di un panno ed il cartiglio con la scritta INRI. Il colore è molto scuro, solo la figura del Cristo viene violentemente illuminata da una luce proveniente dall'angolo in alto a sinistra

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Diano Giacinto Detto Pozzolano (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Quindici (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione all'artista napoletano è giustificata da una grande affinità compositiva con la pala d'altare firmata e datata Diano 1773, che si trova a S. Agostino alla Zecca di Napoli. In particolare il brano del bacile sul panno può considerarsi una vera e propria ripresa. Manca la figura in primo piano della donna che porge il sudario, ma anche qui, come nota la Savarese nell'articolo sui dipinti di S. Agostino alla Zecca, è possibile riscontrare un grande rigore nell'impianto compositivo che mira a bloccare qualsiasi impeto barocco. Quanto alla datazione, per le considerazioni già fatte a proposito della tela raffigurante la nascita di Maria Vergine, siglata, sarebbe da collocarsi intorno al 1790, sopratutto per l'accademismo che distingue l'opera del Diano in quegli anni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500047180
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI in basso, a destra - I(esus) N(azarenus) R(ex) I(udaeorum) - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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