Studi per elementi decorativi

taccuino di disegni studio, post 1760 - ante 1769

Il foglio di taccuino è disegnato su entrambi i lati. Recto:delimitato in un campo rettangolare presenta due versioni di uno studio per decorazione parietale con motivi geometrici e fogliacei intrecciati. Verso:in un cmpo rettangolare sono presenti due versioni di uno studio per decorazione parietale con paesaggio racchiuso in cornice ovale, sulla sinistra, e sulla destra motivi geometrici e fogliacei intrecciati

  • OGGETTO taccuino di disegni studio
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro di seppia
    carta avorio/ inchiostro di seppia
  • ATTRIBUZIONI Brunetti Ciriaco (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. I tre Taccuini di progetti per decorazioni conservati nella Collezione costituiscono un vero e proprio campionario di modelli decorativi e figurativi da proporre ai committenti e desunti dallo studio di stampe e modelli francesi e tedeschi a disposizione degli artisti tra Seicento e Settecento. Il presente Taccuino, inventariato con il numero 34432 all’interno della collezione, è composto da 54 fogli rilegati con laccio di cuoio, a cui si aggiunge un foglio sciolto ritenuto pertinente al bene. I fogli sono disegnati su entrambi i lati e mostrano diverse possibilità di soluzioni decorative per interni di carattere profano. Molti sono i progetti per soffitti con finte architetture prospettiche e fregi di raccordo fiorati. Ma altrettante sono le proposte decorative per pareti, definite “muraglie” sul disegno, che fanno riferimento ad ambiti formali e decorativi diversi: da quelle squisitamente rocailles, con cornici mistilinee in cui si inseriscono elementi paesaggistici, a quelle di gusto già neoclassico con elementi decorativi lineari e geometrici. Molti sono i fogli raffiguranti soluzioni per sovrapporte nelle quali cornici a rocaille inquadrano scene di genere (animali e scene di vita campestre) o serie di allegorie riguardanti le quattro stagioni o gli elementi della natura. Nel complesso si tratta di un oggetto di grandissimo rilievo storico e artistico per la sua rarità, essendo uno degli unici esemplari del genere conservato in ambito meridionale. L’esecuzione del Taccuino, considerata l’omogeneità e la qualità stilista dei disegni, è comunemente attribuita da Giovanni Borrelli, nelle schede, e da Gian Giotto Borrelli, nel catalogo della mostra, a Ciriaco Brunetti e collocato cronologicamente alla metà degli anni Sessanta del XVIII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081074
  • NUMERO D'INVENTARIO 34432 (T TC III / 7 r - 7 v)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI recto, in alto, a destra - 9 - Brunetti Ciriaco - a inchiostro - italiano
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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