Sant'Antonio Abate in visita a San Paolo eremita
disegno bozzetto,
post 1700/00/00 - ante 1750/00/00
Falocco Niccolò (attribuito)
notizie 1691/ 1773
In primo piano San Paolo eremita oramai vecchio e seduto su una roccia, col busto nudo e la parte inferiore del corpo cinto da un manto fatto con le foglie intrecciate della palma posta alle sue spalle, riceve la visita di Sant’Antonio Abate, altro grande eremita. Con la mano destra prende un pane che un corvo in volo gli portava quotidianamente
- OGGETTO disegno bozzetto
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ inchiostro ferro-gallo-tannico
carta bianca/ sanguigna
- AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
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ATTRIBUZIONI
Falocco Niccolò (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il foglio è siglato da Niccolò Falocco una delle figure meno chiare del gruppo degli artisti oratinesi ritrovati nella raccolta Giuliani. Il pittore ha vissuto gran parte della sua vita a Napoli presso lo studio di Francesco Solimena fino al 1762, anno in cui si ritirò ad Oratino. Dati i rapporti di parentela con i Brunetti, è plausibile che Falocco sia stata una figura utile per l’aggiornamento e la formazione dei nipoti Ciriaco e Stanislao, mentre la sua produzione è soprattutto orientata, da un lato, alla ripresa di motivi desunti dal Solimena, dall’altro alla copiatura ed alla reinterpretazione di materiale incisorio, tardo-cinquecentesco, di ambito nordico e seicentesco di maestri italiani come Annibale Carracci
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081040
- NUMERO D'INVENTARIO 34449 (T 2/ 17r)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI in basso a destra - NF - Falocco Niccolò - a inchiostro -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
scheda di catalogo (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0