Giuditta con la testa di Oloferne
stampa,
post 1705 - ante 1705
Maratta Carlo (1625/ 1713)
1625/ 1713
Ferroni Gerolamo (1687/ 1730 Ca)
1687/ 1730 ca
Giuditta con la testa di Oloferne e la spada
- OGGETTO stampa
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MATERIA E TECNICA
carta colorata/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Maratta Carlo (1625/ 1713): inventore
Ferroni Gerolamo (1687/ 1730 Ca): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Domenico Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. La stampa raffigura Giuditta subito dopo aver reciso con la spade la testa di Oleoferne, mentre guarda il sangue sgorgare dalla ferita, mentre l’ ancella, alle sua spalle, si ritrae per evitare di guardare la testa recisa. La scena è ambientata nella tenda di Oloferne, al chiaro di luna; ai piedi dell’uomo vi è la sua armatura
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080970
- NUMERO D'INVENTARIO 34396 (I29/69)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI in basso/ a sinistra - [---] CAROLUS MARATTI INV - a stampa - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0