Progetto di angolare di volta (recto)
disegno studio,
post 1755/00/00 - ante 1765/00/00
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802)
1723/ 1802
Sul recto il foglio presenta quattro varianti di volte decorate. Il foglio presenta sul verso un angolare con mensole quadrangolari e angolo con ovale sormontato da mascheroni
- OGGETTO disegno studio
-
MATERIA E TECNICA
carta a mano/ inchiostro a penna
carta avorio/ acquerellatura
carta avorio/ matita
- AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
-
ATTRIBUZIONI
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Domenico Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Beniamino Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il disegno è stato esposto durante la mostra tenutasi nel 1993 a Oratino (CB); il foglio presenta quattro disegni sul recto e due sul verso, di cui uno appena accennato a matita. I disegni sono impostati come se ci fosse un dipinto centrale e delle decorazioni laterali. Gli elementi decorativi e pittorici differenti per alcuni aspetti stilistici e formali inducono a pensare che i due lati del foglio siano stati realizzati in momenti differenti; il recto non presenta ad esempio ornamenti a rocaille che invece sono soluzioni costanti nei disegni databili tra il 1757 e il 1772; stilisticamente le composizioni del recto sono assimilabili ai disegni databili tra la seconda metà degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta del XVIII secolo. Il verso invece presenta nella parte centrale motivi geometrici già di impianto neoclassico, afferibili per stile e composizione a quelli eseguiti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del medesimo secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080882
- NUMERO D'INVENTARIO 34290 (I22/ 293R - 293R)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI recto/ nel clipeo - CIRIACUS BRU/ NETTI FECIT - a inchiostro - latino
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalogo (1)
scheda catalogo (2)
scheda catalogo (3)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0