Studio di fasce decorative parietali (verso)
disegno studio,
post 1751 - ante 1799
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802)
1723/ 1802
Brunetti Ciriaco (attribuito)
1723/ 1802
Il foglio presenta disegni su entrambi i lati. Recto: progetto di pala centinata con San Luigi di Francia che chiede all'angelo di sospendere l'epidemia. Sotto la scalinata dov'è il Santo, il cadavere di una donna a seno nudo con il bambino e un cane. Lungo la verticale destra è un abbozzo del contesto architettonico entro cui disporre la pala. Verso: serie di cinque fasce orizzontali da parato, che simulano al centro un corpo aggettante affiancato da specchiature decorate. La fascia centrale presenta una mensolina o scrittoio su cui è una tazzina da caffè, con un biglietto ed un calamaio
- OGGETTO disegno studio
-
MATERIA E TECNICA
carta avorio/ acquerellatura
carta avorio/ inchiostro a penna
carta avorio/ matita
-
MISURE
Altezza: 415 mm
Larghezza: 278 mm
-
ATTRIBUZIONI
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802): esecutore
Brunetti Ciriaco (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc.XVII e XVIII , fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Beniamino Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il disegno sul recto del foglio è un interessante esempio di studio per la decorazione di una soffitta di chiesa. La pala centinata al centro della volta racchiude una composizione di chiara derivazione solimeniana, con il Santo in posizione intermedia, posto su tre scalini, in atto di intercedere presso la volontà divina rappresentata dal fascio di luce che attraversa il cielo tra angeli e cherubini. In basso i corpi ammassati degli appestati, uomini, donne e bambini. Il tratteggio elegante definito con l'inchiostro a penna e la resa chiaroscurale dell'acquerello sono elementi tipici della grafia di Ciriaco Brunetti che firma il disegno nel 1790, ormai vicino ai settantanni. Il disegno sul verso è attribuito da Lattuada allo stesso Brunetti. L'adesione stilistica al linguaggio decorativo di ispirazione neoclassica fa porre il disegno cronologicamente vicino a quello sul recto e comunque nella seconda metà del XVIII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080869
- NUMERO D'INVENTARIO 34263 (I 21/266 r - I 21/266 v)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI recto, in basso, al centro - BRUNETTI FECIT 1790 - Brunetti Ciriaco - corsivo/ numeri arabi - a inchiostro - italiano/ latino
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
scheda di catalogo (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0