Mensola ornamentale architettonica con figure decorative (verso)
disegno studio,
post 1740 - ante 1760
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802)
1723/ 1802
Brunetti Ciriaco (attribuito)
1723/ 1802
Il foglio è disegnato su entrambi i lati. Recto: Sulla verticale destra del foglio è sviluppata una complessa decorazione con cartella mistilinea al centro. che include un libro e un pastorale, ed è sorretta da u angelo. Intorno è una sequenza di fasce concentriche mistilinee, contraddistinta da una cartella con mascherone nell'angolo inferiore destro. Disegno incompleto nella parte superiore destra. Verso: Su una mensola architettonica con coppia di volute ed uno stemma sorretto da due angeli, sono due figure maschili nude contornate da vari attributi (simboli dell'estate e dell'inverno). In alto sono altri abbozzi di strutture decorative
- OGGETTO disegno studio
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquerellatura
carta avorio/ acquerellatura
carta avorio/ inchiostro
carta/ inchiostro
carta/ matita
carta/ penna
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ATTRIBUZIONI
Brunetti Ciriaco (1723/ 1802): esecutore
Brunetti Ciriaco (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc.XVII e XVIII , fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Beniamino Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. I due disegni, uno firmato e l'altro attribuito a Ciriaco Brunetti, mostrano l'utilizzo del grande repertorio di motivi tardo barocchi in una rielaborazione caratterizzata dalla grande capacità inventiva e compositiva propria dell'artista oratinese. Particolarmente interessante il progetto decorativo per una volta presente sul recto, probabilmente pensata per un ambito privato ma adattabile anche a quello ecclesiastico, come mostra la presenza abbozzata delle insegne vescovili nel cartiglio centrale. Una committenza quindi, quella di Ciriaco, variegata ma attenta alla cultura decorativa prevalente nella metà del XVIII secolo, che intendeva decorare gli interni delle proprie residenze con importanti e complessi apparati pittorici che rivelassero appieno lo status sociale raggiunto
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080839
- NUMERO D'INVENTARIO 34248 (I 20/252 r) (I 20/252 v)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI recto, in basso, a destra - CIRIACO BRUNETTI FECIT - Brunetti Ciriaco - a inchiostro - italiano
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
scheda di catalogo (2)
scheda di catalogo (3)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0