Immacolata Concezione
disegno studio,
post 1660/00/00 - ante 1670/00/00
Brunetti Benedetto (attribuito)
notizie 1657-1698
L’immacolata Concezione è sulla mezza luna, con le mani incrociate al petto
- OGGETTO disegno studio
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MATERIA E TECNICA
carta avorio/ matita
carta avorio/ sanguigna
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MISURE
Altezza: 274 mm
Larghezza: 197 mm
- AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
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ATTRIBUZIONI
Brunetti Benedetto (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il disegno è riferibile alla Immacolata di Benedetto Brunetti sull’altare maggiore del convento di Riccia, che ne riprende in toto l’impostazione. Gli elementi stilistici spiccatamente legati all’attività pugliese di Cesare Fracanzano, fanno datare il disegno ed il dipinto tra il 1660 ed il 1670 circa. Benedetto Brunetti, figlio del pittore Matteo, aveva firmato, per la chiesa del convento della Santa Maria della Libera a Cercemaggiore, il trittico raffigurante l’Annunziata oggi scomparso. Nel corso della metà del XVII secolo firma numerose pale d’altare per la maggior parte commissionate da comunità conventuali francescane; firma inoltre diverse opere realizzate nelle chiese molisane e della capitanata. Nella fase estrema del suo percorso artistico dell’ultimo decennio, l’artista opere contraddistinte da una eccessiva semplificazione tecnica, limitandosi a riproporre un formulario di ripetizioni stilistiche ed iconografiche ancorate ad esempi cinquecenteschi. Nel febbraio del 1698 muore ad Oratino e viene sepolto nella cappella del Santissimo Rosario
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080660
- NUMERO D'INVENTARIO 34068 (I 3/49)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
scheda di catalogo (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0