studio di elemento decorativo, fronte di mobile (verso)

disegno studio, post 1750/00/00 - ante 1799/00/00

Il foglio è disegnato su entrambe le facce, sul recto: studio per angolare di volta con sistema di volute, mensole, cartocci e motivi floreali. In angolo in basso a destra è una testa decorativa. Da tale angolo si diparte una diagonale a penna che divide le due possibili varianti dell’angolo. Nell’angolo in alto a sinistra è una ampia zona circolare a 45 gradi, vuota, mentre nella parte superiore è un fregio a fascia. Sul verso: studio di elemento decorativo, probabile frontale di mobile sviluppato sul lato destro del foglio, in orizzontale. In alto una linea retta graduata, sotto la cui estremità sinistra è la mensola della metà non disegnata del mobile. Questo è composto da un bordo a volute mistilinee fitomorfe con diramazioni floreali che si dipartono dal piede. Sull’asse centrale sono sviluppate, sempre a metà, una grossa margherita in basso ed una complessa conchiglia in alto. Le parti sporgenti sono evidenziate da una bordatura a tempera. Il mobile poggia su un piano

  • OGGETTO disegno studio
  • MATERIA E TECNICA carta avorio/ inchiostro acquerellato
    carta avorio/ inchiostro bruno
  • AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
  • ATTRIBUZIONI Brunetti Ciriaco (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimene; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimene, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao BrunettI). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il foglio è attribuibile a Ciriaco Brunetti per le affinità stilistiche con i migliori disegni firmati e presenti nella collezione. Impossibile prospettare un’ipotesi di datazione certa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080614
  • NUMERO D'INVENTARIO 34022 - (I 1/3R - I 1/3V)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
    scheda di catalogo (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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