studio per la decorazione di un soffitto

disegno studio, post 1760/00/00 - ante 1765/00/00

Il foglio è disegnato su una sola faccia ed è diviso orizzontalmente in due parti: la parte bassa del disegno si presenta più rifinita e leggibile. Vi si leggono modanature mistilinee che alludono ad una decorazione di volta, con vasi di fiori, motivi zoomorfi, cartocci, volute, etc ed un’iscrizione. La parte superiore presenta semplici abbozzi di volute architettoniche

  • OGGETTO disegno studio
  • MATERIA E TECNICA carta avorio/ inchiostro acquerellato
    carta avorio/ matita grassa
    carta avorio/ penna
  • AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
  • ATTRIBUZIONI Brunetti Ciriaco (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. L’attribuzione di questo disegno a Ciriaco Brunetti, oltre a ragioni stilistiche, è convalidata dalla grafia dell’iscrizione confrontabile con quelle di altre autografe. Quest’ultima conferma come questo materiale avesse poi una reale destinazione d’uso; sono appunti di lavoro che probabilmente l’artista ha redatto dopo aver esaminato gli ambienti da decorare. Nella parte superiore del foglio pochi schizzi che poi ha rielaborato, in maniera differente, nella parte sottostante. Al di sotto gli appunti manoscritti possono considerarsi come una sorta di minuta della lettera di accompagno che accluse alla redazione definitiva del bozzetto. Dalla lettura di alcune frasi si capisce che il destinatario dovesse poi, a sua volta, sottoporre il progetto ad altre persone con le quali prendere le decisioni finali. Il foglio, che richiama gli stilemi del taccuino (inv. 34429) di progetti per decorazioni dello stesso autore, è databile agli inizi degli anni sessanta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080612
  • NUMERO D'INVENTARIO 34020 (I 1/1)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - IL RIPIANO SI FARA NELL'APITTURA CIOE FIORI, E ALTRI ADORNAMETO SE MAI CI VOGLIANO IL QUATRO SI FARA/ DI TORCHINO FATTO ALLA CHINESE MA NON SAREBBO NECESSARIO ESSENNO IL LUOCO PICCOLO/ SE MAI POI LIVOGLIANO SOPRA TELA MILAVISA PERCHE SI DEVE ALUNGARE IL DISEGNO - Brunetti Ciriaco - a inchiostro -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
    scheda di catalogo (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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