studio per sovrapporta

disegno, post 1793/00/00 - ante 1793/00/00

Il disegno è caratterizzato da una semplice cornice, che corre lungo i quattro lati, con all'interno un rombo in cui vi è raffigurata, in primo piano, la dea Bellona con elmo e con il braccio sinistro teso in avanti; il destro è appoggiato su uno scudo. Ai suoi piedi i resti di armi e alcune vittime, verso sinistra due bambini che tendono le braccia verso di lei. A destra, in secondo piano, si scorgono delle truppe, mentre a sinistra sullo sfondo vi è una città turrita

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta avorio/ acquerellatura
    carta avorio/ inchiostro a penna
  • AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
  • ATTRIBUZIONI Brunetti Ciriaco (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il taccuino pervenuto ha fogli numerati e rappresenta una raccolta piuttosto scelta di appunti grafici, che testimoniano come Ciriaco Brunetti abbia continuato ad aggiornare la propria cultura figurativa sia a contatto con gli epigoni di Francesco Solimena, sia con molte delle espressioni più qualificate dell'ambiente napoletano sino allo scadere del settecento. La qualità dei disegni rappresentati è alta, i soggetti raffigurati, tutti di tipologia sacra, mostrano una varietà d’interessi e di intenti, inoltre sono presenti anche due progetti per soffitti. L’importanza del taccuino, insieme agli altri tre rinvenuti, è notevole per la loro rarità, dal momento che pochi sono quelli conosciuti in ambito meridionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080585
  • NUMERO D'INVENTARIO 34404 (I 31/54)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • ISCRIZIONI In alto al centro - SOPRAPORTA - Brunetti Ciriaco - a inchiostro - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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