cappella funeraria Cacace
Disegno a matita, ripassato ad inchiostro di china e colorato su cartoncino, rappresentante i prospetti (anteriore e posteriore), le sezioni (trasversale e longitudinale) e la pianta di una cappella funeraria gentilizia. Lo schema compositivo adottato è quello del mausoleo: l'edificio presenta un alto basamento a fasce che ingloba la porta di accesso, una muratura in blocchi squadrati di pietra, una epigrafe posta al di sotto del cornicione di coronamento ed una copertura piramidale a gradoni con acroterii laterali. In pianta è visibile la lapide sepolcrale, oltre che l'ingombro dei loculi e del piccolo setto absidale; le sezioni, invece, evidenziano i locali presenti al piano interrato, i tre loculi per lato, il piccolo altare con epigrafe e gli orizzontamenti a volta a botte
- OGGETTO disegno architettonico
-
MATERIA E TECNICA
cartoncino/ matita/ inchiostro di china/ acquerellatura
-
ATTRIBUZIONI
Barone Giuseppe (1837/ 1902): disegnatore/ progettista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Barone Giuseppe
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
- INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All'interno del contesto storico e culturale dell'eclettismo storicistico si colloca l'attività progettuale dell'architetto Giuseppe Barone, esercitata per decenni anche nell'imponente istituzione delle "Scuole della Società Centrale Operaia Napoletana" attraverso l'insegnamento del Disegno Applicato alle Arti Industriali. La produzione progettuale di Barone spazia tra le più diverse soluzioni stilistiche e tipologiche legate all'edilizia, per poi confluire e confrontarsi in un notevole sviluppo grafico di oggetti d'arredo. Con l'amico Placido de Sangro, Duca di Martina, condivise la passione per il collezionismo di oggetti antichi; le loro raccolte convergeranno verso la nascita di due importanti istituzioni: il Museo "Duca di Martina" a Napoli ed il "Museo Civico" di Baranello (CB). Nel corso della sua lunga attività, l'architetto molisano si dedicò anche alla progettazione di una decina di cappelle funerarie gentilizie. Il progetto in questione gli venne commissionato dalla moglie di Carlo Cacace. La famiglia Cacace potrebbe essere originaria di Crispiano (TA), dove attorno al 1873 venne eretto un monumento funebre a pianta ottagonale, alto 30 metri, voluto dall'omonimo comm. Carlo Cacace. Una delle figlie di Carlo andò in sposa a Luigi Viola, professore di Maddaloni (CE), che nel 1880 vinse il concorso di Ispettore archeologico e nel 1887 fondò il Museo nazionale archeologico di Taranto. Il cognome Cacace è, tuttavia, diffuso anche nel territorio campano. Dato il tipo di carta e la relativa filigrana il disegno è, probabilmente, coevo a quello rappresentante la cappella funeraria del Duca di Bagnoli (cfr. scheda 00072893)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400072895
- NUMERO D'INVENTARIO SA. GB. 19
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI in basso a destra - Giuseppe Barone/ architetto - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0