Clessidra
lapide,
1837 - 1837
Lapide racchiusa da una cornice modanata e sovrastata da un frontone con terminali decorati e al centro incisi i simboli della caducità del tempo: una clessidra dietro la quale si incrociano una torcia rivolta verso il basso e un ramo spezzato
- OGGETTO lapide
- AMBITO CULTURALE Bottega Molisana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Santuario Santi Cosma e Damiano
- INDIRIZZO Via San Cosmo, Isernia (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Posizionato su una collinetta isolata dal resto di Isernia dal vallone in cui scorre il fiume Carpino, il santuario dei Santi Cosma e Damiano è l’edificio isernino che meglio conserva i tratti architettonici e artistici acquisiti nel tempo. Non trovando riscontro nelle fonti le notizie riportate dal Ciarlanti rispetto ad una sua fondazione risalente al 1130 sui resti di un tempio pagano, i dati storici pongono la nascita della chiesa nell’anno 1523 per volontà del vescovo Cristoforo Numai. I lavori si protrassero per circa un secolo e si chiusero con la realizzazione del soffitto ligneo a cassonetti nel 1659. L’edificio all’esterno appare come un corpo unico, anticipato da un porticato e caratterizzato da un’abside che assume quasi la forma di una torretta con l’alta lanterna che la rende visibile e riconoscibile a distanza. All’interno la chiesa si presenta ad aula unica, con l’unica sporgenza laterale costituita dalla Cappella di San Michele costruita successivamente. La cappella, nella sua forma attuale, è il risultato del sovrapporsi di una serie di interventi avvenuti nel tempo. I frammenti pittorici emersi alle spalle del dossale fanno collocare la presenza della cappella già agli inizi del XVII secolo, fase a cui appartiene anche, molto probabilmente, il dossale centrale solo in seguito arricchito dalle decorazioni e dalle figure in stucco. Del 1684 è il documento più antico in cui è citata la cappella, riportante la notizia della dotazione alla cappella di un'importante somma di denaro da parte dell’abate Giuseppe Muscettola, Primicerio della Cattedrale. Agli inizi del XVIII, precisamente al 1708, data riportata sulla pietra al centro della mensa, risalgono l’altare in pietra con paliotto in marmi commessi e le decorazioni in stucco che oggi prevalgono nella visione di insieme della cappella. La lapide, posizionata sulla parete destra della cappella, fu eretta dal farmacista isernino Nicandro Piccoli in memoria della moglie Eleonora De Rubertis nel 1837
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400041368
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2020
2006
- ISCRIZIONI sulla lapide - D.O.M./ NICANDRO. PICCOLI/ CIVI AESERNINO/ DE. RE. CHEMIA. ET. PHARMACO(rvm) MINISTERIO/ PERITISSIMO. ET. PRAESTANTISSIMO/ FILIISQVE. SVIS. ADHVC. PVERVLIS/ ANTONINO. ET. ERMINIO/ FVLMINIS. VELVT. ICTV. VNA. CVM. PATRE/ A. CHOLERA. INDICA. IN. VRBE. GRASSANTE/ EREPTIS/ ELEONORA. DE. RVBERTIS/ CONIVX. ET. MATER. MOERENTISSIMA/ IN. HOC. SACELLO/ ANGELORVM. PRINCIPI. DICATO/ LAPIDEM. PRO. MONVMENTO. EREXIT/ ET. HEIC/ AETERNVM. PREMENS. CORDE. DOLOREM/ REPOSITAS. EXVVIAS. ILLACRIMATVR/ CIVES/ SI. QVA. PIETAS. PRO. TAM. DESERTA. CONIVGE/ VOS. MANET/ DATE. MECVM. CINERI. FLORES/ ET. PACEM. RESVRRECTVRIS. PRECAMINI/ OBIT. DIE. X. IVLII. A. R. S. MDCCCXXXVII/ AETATIS. SVAE. XLII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0