decorazione plastico-architettonica - bottega Italia meridionale (XIII-XIX)

decorazione plastico-architettonica, 1200 - 1899

La facciata intonacata presenta una partizione mediana aggettante; agli angoli dei rafforzi di pietre regolari a vista; il portale, con lunetta ad arco a tutto sesto presenta una cornice a bugnato regolare; in asse con il portale, una lastra con epigrafe ed una monofora rettangolare con cornice modanata nella parte superiore, in lieve aggetto. Sulla sommità un fastigio a linee spezzate. Sulla sinistra è addossata la torre campanaria, a pianta quadrangolare, a tre piani, con rafforzi angolari e struttura muraria con mattoni a vista a spina di pesce: in essa si aprono monofore diverse per forma: quadrata al primo piano; ellissoidale al secondo; con arco a tutto sesto al terzo. L'interno presenta una pianta rettangolare con copertura lignea a cassettoni; sulla parete presbiteriale un grande oculo da luce all'interno; sui lati cinque altari, inseriti in nicchie di scarsa profondità

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
    Intonaco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Chiara
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di Santa Chiara ad Isernia venne fondata tra il 1275 ed il 1281 da Alferio, giurista e miles presso la corte di Carlo II d’Angiò. Alla chiesa venne annesso, già nel XIII secolo un convento di clarisse che dai documenti nel 1750 ospitava oltre 50 tra religiose ed educande. Nel 1781 la chiesa divenne anche sede della congregazione del SS Sacramento che un secolo dopo istituì sul retro dell’edificio un orfanotrofio femminile. Già prima della soppressione degli ordini religiosi il complesso risultava in uno stato di decadenza aggravato anche dai danni subiti nel terremoto del 1805. Nel corso dei secoli si sono susseguiti interventi di restauro, uno dei quali testimoniato anche dall’epigrafe in facciata-1860, e nel 1910 la chiesa è stata riaperta al culto. Durante la prima guerra mondiale gli spazi del complesso religioso vennero adibiti ad alloggio per le truppe austriache ed ungheresi . Nel 1984 un altro forte terremoto determinò una nuova chiusura della chiesa che riaprì solo dopo la messa in sicurezza ed i restauri, comunque da allora viene aperta per le celebrazioni solo in alcune giornate dell’anno. La chiesa nel suo aspetto attuale testimonia l’ultima grande sistemazione fine ottocentesca con il restauro della facciata esterna e del campanile, la messa in opera della lapide testimoniante i lavori e la sistemazione dell’interno ad unica navata con altari laterali in legno o in marmo ed altare maggiore in marmo policromo di stile ottocentesco. Prima del 1984 l’altare maggiore era separato dalla navata da una serie di due balaustre in marmo rosso e bianco e numerosi erano anche gli arredi lignei ed in stucco che ornavano la parete alle spalle dell’altare. Oggi la chiesa risulta spoglia, le balaustre sono state eliminate così come i pulpiti lignei ed i vari paramenti liturgici dato che l’edificio viene utilizzato per il culto solo in rare occasioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400016728
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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